Giorgio Papetti
Emotional Branding: i cinque sensi
Oggi la sfida per il brand è provocare emozioni in ognuno di noi con un coinvolgimento a 360 gradi
Giorgio Papetti
Multimedia Manager& Partner
Jinglebell Communication
Quanto è importante valorizzare le nostre sensibilità per essere ricordati? Come sviluppare il sesto senso, la scintilla che accende le passioni e attira gli interessi in comunicazione? Il fattore umano in comunicazione dove può portarci?
L’Experience Marketing esiste da anni, ma solo oggi sembra che i tempi siano maturi per un’effettiva diffusione. Jinglebell Communication nel 2017 ha creato un nuovo brand, The Woods Digital Ecosystem, per meglio identificare le attività digital proprio nell’ottica di farle evolvere verso il mercato esperienziale e sensoriale.
Come utilizzare la tecnologia per offrire una comunicazione più completa? Quanto il fattore umano riuscirà a guidare questo cambiamento integrando i rapporti in carne ed ossa con quelli virtuali? Qual è il destino dell’ADV classico in questo senso?
Abbiamo già fatto numerosi progetti con soluzioni interattive, come la vetrina interattiva usata da Barilla in un suo ristorante di New York, e di recente ci stiamo sempre più occupando di sviluppo di soluzioni indoor e outdoor in grado sia di ingaggiare l’utente sia di misurare le attività dentro e fuori gli store.
Per sostenere questo settore abbiamo anche acquisito la maggioranza di Munogu, una società di sviluppo specializzata nell’utilizzo di sensori, camere 3D e più in generale sistemi evoluti di misurazione e interazione per creare experience innovative ed efficaci. Abbiamo inoltre aperto un ufficio nel nuovo polo tecnologico di Belgrado finalizzato alla ricerca e sviluppo di nuove soluzioni hardware e software.
Quanto è importante oggi estendere la propria immagine su diversi settori? Quali sono i casi di successo più eclatanti? Come ridurre il rischio di perdere valore in questa delicata operazione?
Passare davanti a una vetrina, essere riconosciuti e iniziare un dialogo con il brand per poi continuarlo sul proprio smartphone è ormai possibile e la nuova sfida sarà l’abbattimento dei costi dell’hardware per permettere la diffusione di queste soluzioni in tutti i punti vendita, non solo nei cosiddetti flagship store.
The Woods si propone la costruzioni di ecosistemi digitali dove esperienze digitali e luoghi fisici si incontrano per dare all’utente un’esperienza continua e gratificante, indipendentemente da dove esso si trovi o da quale dispositivo stia utilizzando in un preciso istante.