Elena Liguori
Emotional Branding: i cinque sensi
Oggi la sfida per il brand è provocare emozioni in ognuno di noi con un coinvolgimento a 360 gradi
Elena Liguori
Social Media Manager e Digital Communiation Specialist
Save the Dogs and other Animals Onlus
Quanto è importante valorizzare le nostre sensibilità per essere ricordati? Come sviluppare il sesto senso, la scintilla che accende le passioni e attira gli interessi in comunicazione? Il fattore umano in comunicazione dove può portarci?
I cinque sensi sono sempre stati molto importanti nella comunicazione. Inoltre nel mio settore, il No Profit, vista e udito sono sempre preponderanti. Nel nostro caso spesso si tratta di realtà lontane dalla propria, storie di povertà, maltrattamenti, realtà che non vediamo nel quotidiano. Per questo noi dobbiamo mostrare la differenza e l’impatto positivo che un donatore può portare raccontando storie di vita vissuta sul campo.
Come utilizzare la tecnologia per offrire una comunicazione più completa? Quanto il fattore umano riuscirà a guidare questo cambiamento integrando i rapporti in carne ed ossa con quelli virtuali? Qual è il destino dell’ADV classico in questo senso?
Le tecnologia ha cambiato la nostra vita: le nostre abitudini di consumo sono già cambiate, come ad esempio gli acquisti on-line o più banalmente le ricerche su internet per trovare un prodotto particolare o un prezzo vantaggioso. Credo che quello che interesserà le future generazioni sarà la riscoperta dell’unicità tramite la tecnologia: oggi essere connessi porta spesso all’omologazione, i brand in questo senso dovranno lavorare per esprimere e comunicare l’unicità dei propri prodotti e le differenze con i competitor.
Quanto è importante oggi estendere la propria immagine su diversi settori? Quali sono i casi di successo più eclatanti? Come ridurre il rischio di perdere valore in questa delicata operazione?
La Brand Extension la vedo come un’operazione rischiosa: può portare a dialogare con nuovi utenti non necessariamente legati al “vecchio” brand, ma a lungo termine questo può rivelarsi controproducente. Un brand, in particolare nel settore del No Profit, non può disperdere i suoi valori e la sua riconoscibilità.