Benedetta Marchesin
Emotional Branding: i cinque sensi
Oggi la sfida per il brand è provocare emozioni in ognuno di noi con un coinvolgimento a 360 gradi
Benedetta Marchesin
Ufficio Stampa Save The Dogs Milano
Quanto è importante valorizzare le nostre sensibilità per essere ricordati? Come sviluppare il sesto senso, la scintilla che accende le passioni e attira gli interessi in comunicazione? Il fattore umano in comunicazione dove può portarci?
I cinque sensi in comunicazione sono a dir poco fondamentali. L’udito secondo me è principale in comunicazione, perché penso che anche una musica possa essere estremamente coinvolgente. Ma vorrei citare anche il sesto senso, il saper cogliere le emozioni tramite l’istinto. Questo può nascere da creatività e idee e il pubblico spesso lo riconosce e lo preferisce.
Come utilizzare la tecnologia per offrire una comunicazione più completa? Quanto il fattore umano riuscirà a guidare questo cambiamento integrando i rapporti in carne ed ossa con quelli virtuali? Qual è il destino dell’ADV classico in questo senso?
La tecnologia è utilissima, ci stupiamo ogni giorno della potenza di questi nuovi mezzi di comunicazione. Personalmente lavorando nel settore del no profit spesso la partita si gioca sui social. Quindi tecnologia sì, ma ricordiamoci sempre delle persone.
Quanto è importante oggi estendere la propria immagine su diversi settori? Quali sono i casi di successo più eclatanti? Come ridurre il rischio di perdere valore in questa delicata operazione?
Il mettersi in gioco resta un aspetto rilevante nella comunicazione: è uno dei mezzi più efficaci, stimola il pensiero critico ed è molto apprezzato dal consumatore.