Dirk Meister
Emotional Branding: i cinque sensi
Oggi la sfida per il brand è provocare emozioni in ognuno di noi con un coinvolgimento a 360 gradi
Dirk Meister
Regista, produttore, post-produttore
Quanto è importante valorizzare le nostre sensibilità per essere ricordati? Come sviluppare il sesto senso, la scintilla che accende le passioni e attira gli interessi in comunicazione? Il fattore umano in comunicazione dove può portarci?
Nei media classici I cinque sensi non si riescono a comunicare tutti quanti in modo diretto, anche se questo pacchetto sensoriale si lega alle emozioni umane:il nostro sforzo in comunicazione ci porta a descrivere questa sensibilità in modo ingaggiante.
Come utilizzare la tecnologia per offrire una comunicazione più completa? Quanto il fattore umano riuscirà a guidare questo cambiamento integrando i rapporti in carne ed ossa con quelli virtuali? Qual è il destino dell’ADV classico in questo senso?
Nella comunicazione la tecnologia diventa sempre più importante, soprattutto per i giovani e giovanissimi, cresciuti online, con il mondo dei social, e sempre più distanti dalla televisione e dagli altri media classici. I giovanissimi sono i primi ad accogliere ogni sviluppo tecnologico, sperimentano l’innovazione: la comunicazione deve inserirsi in questi mondi nuovi.
Quanto è importante oggi estendere la propria immagine su diversi settori? Quali sono i casi di successo più eclatanti? Come ridurre il rischio di perdere valore in questa delicata operazione?
I brand sono come diavoletti tentatori che cercano di vendere prodotti alle persone: oggi l’approccio è meno diretto, è più sottile, ad esempio tramite product placement in serie tv destinate ai più giovani. Oggi i giovani sono una fetta importante di consumatori, hanno molti desideri di consumo che vengono esauditi con facilità dai genitori, tuttavia bisogna saperli prendere, intercettarli sui media digitali.