Stefano Freddi
Comunicazione = Informazione, Intrattenimento e Creatività
Stefano Freddi Copy Euro Rscg Life
Informazione, intrattenimento e creatività continuano a essere le parole chiave della comunicazione. Quale di questi elementi prevarrà nella formula che ci porterà verso una nuova forma di comunicare?
Il futuro della comunicazione dipende da come sapremo interpretare i nuovi trend sociali e culturali, di cui già oggi vediamo forti avvisaglie. Le persone vogliono far sentire la propria voce, vogliono parlare, essere coinvolti, decidere della propria vita. Non si potrà non tener conto di fenomeni come il social networking o come “le piazze” gremite. Il consumatore vuole sapere e la comunicazione dovrà essere capace di soddisfare questo desiderio di informazione, attraverso tutti i media, nuovi e vecchi, incuriosendo e sorprendendo, osando ed emozionando.
Pensa che oggi il target sia più consapevole di quello che desidera e di quello che si può aspettare dai brand?
Assolutamente sì. I consumatori oggi non si fanno convincere da una bella pubblicità vista in tv o da un nuovo packaging esposto sugli scaffali. Sono molto attenti a quello che i brand rappresentano e ai valori di cui si fanno portavoce. Ma anche più ricettivi verso l’offerta e più critici verso la promessa: pronti a provare la nuova strada, senza concedere una seconda possibilità a chi tradisce la loro fiducia.
Quanto è importante l’informazione del prodotto che acquistiamo? Il concetto di sostenibilità ambientale o sociale può essere d’aiuto alle aziende?
Il consumatore vuole sapere cosa c’è dentro quella bevanda che fa bene alle difese immunitarie, qual è il principio attivo di una determinata crema anti-age, come agisce uno specifico shampoo anti-caduta. Sono molto attenti a capire perché dovrebbero scegliere proprio quel prodotto, specialmente nella comunicazione healthcare. E non è un caso se la pubblicità si adegua concretamente a questo, lasciando sempre più spazio alla reason why e mostrando “l’invisibilità” del prodotto.
In questo senso anche il “comunicare verde” può aiutare a conquistare l’affetto delle persone, a patto che non rimanga un bollino da esposizione.
Stiamo cercando di evadere dalle nostre abitudini, abbiamo sempre più desiderio di intrattenerci con devices tecnologici portatili. Sarà questa la nuova frontiera della comunicazione?
Comandare la televisione con la voce, azionare l’impianto di riscaldamento con l’iPhone o sfogliare un libro digitale, non sono più visioni futuristiche. Il progresso tecnologico è ormai uscito dal confine della fantascienza per entrare nella reatà quotidiana. Possiamo tenere tutto il nostro mondo nel palmo di una mano e portarlo sempre con noi. Ma è il nostro mondo, la nostra vita: e quanto la comunicazione sia pronta a penetrare questo canale “privato” senza violarne l’intimità è difficile dirsi.
Crede che le aziende siano portate a fare una scelta fra le diverse strategie di comunicazione oggi disponibili? Quanto conta il grado di integrazione dei media?
La strategia è sempre funzionale al raggiungimento del target e deve andarlo a cercare nei luoghi che maggiormente frequenta. Ma quanto più un messaggio è pensato per potersi muovere a 360° nel territorio dei media, tanto più riesce a prendere consistenza e a sorprendere. Per questo relizzare piani di di comunicazione realmente integrati rimane un elemento strategico di primaria importanza.
La Creatività va d'accordo con gli attuali budget ridotti ? Come l'apporto creativo può agevolare la trasmissione del messaggio?
Oggi più che mai la creatività è l’anima della comunicazione pubblicitaria. E non ha nulla a che fare con i budget di spesa: la sua unità di misura sono le emozioni. I canali sono sovraesposti di messaggi, le informazioni sono fiumi in piena, si vuole dire tanto ma il tempo è pochissimo. Servono le emozioni: non è più il tempo dello spettacolo creativo, troppo spesso fine a se stesso; la forza della creatività, oggi, cresce quanto più essa è matura e ragionata, capace di legare con il consumatore, coinvolgerlo, parlando la sua lingua, vivendo la sua realtà.
L’attuale fase di transizione può ampliare la competitività fra i diversi stili creativi?
Qualunque sia il campo di gioco, la partita viene sempre decisa da chi sa meglio interpretarla. Osservazione dei cambiamenti, capacità di rinnovarsi, spirito pionieristico diventano armi cruciali. La creatività, per sua stessa natura, non può rinchiudersi in una stanza, ma deve nutrirsi utilizzando tutti i suoi sensi, per continuare ad evolversi con i tempi.