Daniele Buzzurro
Comunicazione = Informazione, Intrattenimento e Creatività
Daniele Buzzurro Direttore Generale Dreamyourmind
Informazione, intrattenimento e creatività continuano a essere le parole chiave della comunicazione. Quale di questi elementi prevarrà nella formula che ci porterà verso una nuova forma di comunicare ? Pensa che oggi il target sia più consapevole di quello che desidera e di quello che si può aspettare dai brand?
Dipende dal target. Sicuramente tutti i target o quasi hanno acquisito maggiore consapevolezza dei propri desideri e, trovandoci noi tutti oggi in una congiuntura economica poco favorevole, hanno acquisito la tendenza a focalizzare la realizzazione dei propri desideri proprio sulle cose che desiderano maggiormente, cercando tendenzialmente di spendere il meno possibile. Certi target hanno sentito questo processo maggiormente di altri. Allo stesso modo un po tutti i target si aspettano sempre di più dai brand, che devono essere molto + attenti di prima in questo senso.
Quanto è importante l’informazione del prodotto che acquistiamo? Il concetto di sostenibilità ambientale o sociale può essere d'aiuto alle aziende?
L’informazione è fondamentale, in particolare per alcuni tipi di prodotto: penso ad esempio ai prodotti di natura food & beverage, o similari. Molte persone sono dotate di intolleranze alimentai, e quindi si ritrovano a dover consultare le informazioni praticamente di ciascun prodotto per valutare se prendere questo stesso può fare bene o male alla salute.
Stiamo cercando di evadere dalle nostre abitudini, abbiamo sempre più desiderio di intrattenerci con devices tecnologici portatili. Sarà questa la nuova frontiera della comunicazione?
Sarà questa una delle nuove frontiere della comunicazione, ma non la sola. I devices tecnologici portatili vanno ancora analizzati infatti sotto alcuni punti di vista, come ad esempio per ciò che riguarda i danni che possono essere portati dall’inquinamento elettromagnetico alle singole persone che utilizzano troppo spesso questo tipo di strumenti. Allo stesso modo, esistono altre frontiere levate non necessariamente ai devices tecnologici portatili.
Crede che le aziende siano portate a fare una scelta fra le diverse strategie di comunicazione oggi disponibili? Quanto conta il grado di integrazione dei media?
Il grado di integrazione dei media ha un suo peso specifico, ma anche qui è vietato generalizzare. Esistono aziende più pronte ed aziende meno pronte, e questo a seconda della singola storia aziendale. Non dimentichiamo, infatti, che il tessuto imprenditoriale italiano è composto in larghissima parte (97%) da PMI – Piccole e Medie Imprese spesso di proprietà di proprietari che, vuoi per età anagrafica, e vuoi per cultura di leadership quale era quella di anni fa, tendono ad accettare con difficoltà la prospettiva di doversi svecchiare e di dover acquisire in maniera più specifica l’uso delle tecnologie in questione, tecnologie che spesso non capiscono e non vogliono imparare a capire.
La Creatività va d'accordo con gli attuali budget ridotti ? Come l'apporto creativo può agevolare la trasmissione del messaggio?
La Creatività fa fatica ad andare in accordo con gli attuali budget ridotti. Ad esempio, a livello tecnico si possono ovviare per un sito internet molti dei costi della programmazione con l’uso costante di CMS i cui costi sono spesso di livello molto basso, ma l’aspetto creativo molto spesso ne risente perché viene come “inscatolato” dentro legacci che non gli appartengono.
L’attuale fase di transizione può ampliare la competitività fra i diversi stili creativi?
Sicuramente sì: viene in mente ad esempio il tramonto della tradizionale visione del Copywriter e dell’Art Director per passare ad una visione più unificata di tutte queste posizioni.