Francalma Nieddu
Comunicazione = Informazione, Intrattenimento e Creatività
Francalma Nieddu Titolare e Designer Grafico ondesign
Informazione, intrattenimento e creatività continuano a essere le parole chiave della comunicazione.
Personalmente propenderei per vedere la comunicazione come uno strumento capace di veicolare emozioni. Nel nostro lavoro privilegiamo il rapporto emotivo che ci permette di trovare la giusta veste per ogni azienda. Un interessante spunto di sviluppo si può trovare nelle community, andando anche oltre al citatissimo facebook. Penso che si possa sfruttare il passaparola per aree test o eventi mirati.
Il concetto di sostenibilità ambientale può essere d'aiuto in questo senso?
Sicuramente si, l'azienda può giovarsi di questo tipo di ideologia. A volte succede che diamo per scontato che le aziende abbiano già acquisito questi ideali, ma non sempre è così, e credo che sia giusto che ne facciano un uso cosciente e responsabile al loro interno e verso i consumatori. Questa consapevolezza può diventare un punto di forza per lo stesso brand.
Quale è il ruolo degli evento promozionale ? Crede che possa ben rappresentare la comunicazione one to one?
Un interessante caso sono i temporary shop che fanno comunicazione con degli eventi promozionali per una azienda sensibilizzando un target profilato di consumatori. Nel negozio poi si può allargare la community proponendo una scheda test agli avventori che li possa descrivere nella maniera più vicina alle esigenze del prodotto della promozione, associando altri valori al prodotto stesso.
Questa rinnovata attenzione per il consumatore forse può rappresentare quel plus per il brand, in tempo di ristrettezze economiche come quello attuale, che può portare ad uno stimolo in più per l'acquisto del prodotto, gratificando lo stesso acquirente. La comunicazione deve essere progettata coordinando più possibile i diversi media. Anche se oggi internet è il più usato, concentrarsi solo su questo tipo di media non è sufficiente. E' necessario tenere conto anche dei media classici cercando poi di coinvolgere le persone anche con happening promozionali dove il brand figura in secondo piano.
Pensa che oggi il target sia più consapevole di quello che si può aspettare dai brand? Quanto è importante l'informazione del prodotto che acquistiamo? Il concetto di sostenibilità ambientale o sociale può essere di aiuto alle aziende?
Tutti siamo spinti ad un consumo più consapevole dal periodo di recessione che stiamo affrontando, e cerchiamo un rapporto qualità prezzo il più possibile bilanciato: il cosidetto "value for money". Inoltre una nuova etica ecologica dell'acquisto, riconosciuta come "cultura green" si sta affermando e porta le aziende a rispondere con un prodotti che si avvicinino al concetto di responsabilità ambientale,elemento fondamentale anche della comunicazione aziendale. Soddisfacendo il bisogno di un target sempre più esigente nei confronti del brand, che chiede un'informazione precisa e il più possibile in linea con il concetto di sostenibilità ambientale e di responsabilità sociale. Ritengo che sia fondamentale per ogni brand comunicare la propria etica green insieme ad una coerente etica aziendale per dargli forza e competitività in un mercato dove questi valori sono attuali e fondamentali per decretarne il successo.
Stiamo cercando di evadere dalle nostre abitudini, abbiamo sempre più il desiderio di intrattenerci con devices tecnologici portatili. Sarà questa la nuova frontiera della comunicazione? Crede che le aziende siano portate a fare una scelta fra le diverse strategie di comunicazione oggi disponibili? Quanto conta il grado di integrazione dei media?
L'interazione fra internet, televisione e telefonia mobile è sempre più presente nella comunicazione aziendale. Una recente ricerca della Nilsen ha messo in evidenza come il fastidio da bombardamento mediatico si stia affievolendo mentre restano forti barriere all'acquisto online, per mancanza di fiducia nel pagamento anticipato e di confronto fisico fra qualità e prezzo. Così la rete è usata per informarsi più che per l'acquisto e l'azienda sfrutta questa opportunità. Il percepito della marca cambia con un consumatore razionale e attento a qualità e prezzo. O pronto a sperimentare il promo come divertimento, il punto vendita con informazioni dettagliate o intrattenimento. Non è l'età che caratterizza il profilo dell'acquirente, ma le attitudini di vita. Cambiano le regole della comunicazione e c'è contaminazione delle piattaforme. Si pianifica pensando ai bisogni che i media poi veicolano. Per i più tradizionali televisione e internet, per gli altri la multicanalità. Iniziative sul punto vendita e carta stampata sono preferite, affiancate da video virali e newsletter. In rete l'utente diventa il media. Con il buzz, il passaparola, forte leva di marketing, il consumatore diventa testimonial dell'azienda.
Si vive in modo nuovo l'integrazione dell'offerta e il rapporto con la marca, il "value for money" è il fattore sul quale si costruisce l'identità di marca del futuro. Le imprese vivono la multicanalità come un canale aggiunto di distribuzione di informazioni o prodotti. Per disegnare un'esperienza di marca interattiva e co-creativa. C'è una forte consapevolezza delle potenzialità della multicanalità per l'impatto all'interno e all'esterno dell'azienda. Ma la co-creazione non sempre è applicata per variabili organizzative e tecnologiche che rendono difficile attuare questa "customer centricity", con orientamento culturale d'integrazione del marketing e IT.
La Creatività va d'accordo con gli attuali budget ridotti? Come l'apporto creativo può agevolare la trasmissione del messaggio? L'attuale fase di transizione può ampliare la competitività fra i diversi stili creativi?
Il concetto stesso di creatività non necessariamente deve essere associato a budget esagerati. Le campagne multicanale si sono evolute rapidamente in poco tempo. La nuova tendenza è di usare i social network che hanno costi ridotti. Cade definitivamente il mito delle strategie "media neutral". La TV si conferma un attivatore di processi di marketing anche multicanale, ma i "consigli degli acquisti" sono spostati su altri canali comunicativi creando la "browsing experience". Si configura un consumatore maturo ed esploratore, tecnologicamente avanzato, che chiede soluzioni rapide e convenienti. Il modello di acquisto "lineare": guardo, m'informo, acquisto è sostituito da modalità di acquisto "incrociato": mi informo sul web e acquisto nel punto vendita o viceversa. I social network muovono le opinioni sull'azienda. Resta sempre importante il contatto personale accanto a tutte le nuove strategie di comunicazioni integrate.