Fausto Nieddu
Direttore Creativo Roncaglia & Wijkander
Iniziamo dalla comunicazione segnalata nella VIII Edizione del Premio Mediastars: che cosa ci può raccontare di quel progetto?
L’apertura del multiplex di Napoli ha rappresentato una svolta nella comunicazione dei Warner Village Cinemas. C’è stata in quel caso una reale interazione tra gli «umori» della città e l’arrivo del grande cinema internazionale inteso come struttura di entertainment. Warner Village Cinemas non ha mai voluto dare l’impressione di essere la grande multinazionale straniera che arriva a colonizzare la città. Viceversa, ha sempre avuto un approccio non invasivo, cercando il più possibile di integrarsi con il carattere della città e cercando di diventare una delle attrazioni al servizio della cittadinanza. Questo è uno dei casi in cui la comunicazione, in quest’ottica, mi sembra più riuscita.
Che cosa lo ha caratterizzato? Si ricorda qualche episodio particolare o curioso?
Sicuramente la difficoltà di sfornare una vera pizza «napoletana» con tanto di cornicione alto e mozzarella di bufala originale.
Ci può illustrare qualche contributo particolarmente significativo dal punto di vista creativo?
Non voglio sembrare retorico, ma devo dire che tutti i creativi dell’agenzia danno contributi particolarmente significativi in tutti i progetti. In questo specifico caso, poi la nostra art Claudia Battini ha ottenuto una Specialstar per l’art direction direi meritatissima.
Ci può delineare brevemente il profilo della vostra agenzia? Cosa la caratterizza?
Posso parlare da creativo. Sicuramente una grande aggressività: vogliamo raggiungere dei risultati e questo si respira costantemente in tutti i reparti dell’agenzia. È un buon punto di partenza per creare una squadra con cui è fantastico lavorare.
Quali sono i vostri punti di forza? Cosa contraddistingue il vostro modo di lavorare?
Quando siamo impegnati in un progetto ad un certo punto è come se scattasse qualcosa e tutta l’agenzia, nessuno escluso, vive per il raggiungimento dell’obiettivo. È in questi momenti che la struttura dà il meglio di sé, a questo atteggiamento sono legati i nostri migliori risultati.
Pensando al futuro, come ti prefiguri la comunicazione dei prossimi anni?
Non mi è ancora chiaro del tutto, certo è che stiamo assistendo ad un cambiamento radicale di cui siamo tutti soggetti attivi e passivi al tempo stesso. Quanto più sapremo guidare il cambiamento e non essere solo dei passeggeri, avremo un futuro, noi e tutti coloro che si occupano di comunicazione in Italia.
Quali sfide attendiamo e quale è la vostra stategia per affrontarle?
Le sfide, alla fine, sono quelle di sempre e noi, per come siamo fatti, le possiamo affrontare esclusivamente giocando all’attacco. Non sappiamo per definizione fare melina o giocare sulla difensiva, se mi passate i termini calcistici, che mi sembra rendano ottimamente l’idea,
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Vincere più sfide possibile.