Jack Blanga
Qual è in Comunicazione il rapporto fra Creatività, Tecnologia e Formazione
Jack Blanga
Direttore Creativo
Meloria
Come si rapportano oggi creatività e comunicazione?
Dieci anni fa si diceva: “Wow, che bello questo spot tv”. Oggi, si dice: “Wow, che bello questo spot tv caricato su Youtube; lo inoltro subito a un mio amico”. In questa speculare risiede il cambiamento della comunicazione negli ultimi anni e come il ruolo delle persone-utenti-consumatori sia diventato importante. Una comunicazione oggi più che mai non può più essere di livello standard, a meno che l’azienda non abbia una “vagonata” di soldi per comprare spazi media. Deve piuttosto essere creativa, stimolante, coinvolgente e soprattutto aderente ai reali bisogni delle persone.
Come la tecnica e Tecnologia aiutano la creatività?
In nessun modo, se dietro non c’è un’idea. In tantissimi modi, invece, se creatività e tecnologia si alimentano vicendevolmente. Ciò che dobbiamo considerare delle tecnologie e del mondo digitale non sono tuttavia gli strumenti in sé - che periranno forse ancor più velocemente degli strumenti tradizionali - quanto l’approccio diverso, basato sulla possibilità di condividere, dialogare con il consumatore e creare storie dove al centro ci sono le persone (leggasi: invenzione delle app).
Si può diventare creativi? Quale è l’importanza della Formazione?
La creatività non si insegna; ma si acquisisce per assorbimento. Le idee di un creativo nascono dal suo modo di approcciare la realtà, dalle sue esperienze, viaggi, mostre che vede, autobus che perde, persone che conosce, successi e sbagli. Ciò che oggi può fare la formazione - e ciò che cerco io di fare nel mio ruolo di docente - è aprire il cervello dei giovani, facendo spazio nelle loro scatole craniche. Affinché abbiano la possibilità poi di guardare il mondo con occhi "non standard", assorbendo quelle cose nuove.... che daranno vita ad altre cose nuove.
Come legare creatività a business in una Visione Strategica di agenzia-azienda?
Troppo spesso si parla di aziende poco coraggiose o poco inclini alla creatività. Personalmente credo che questo sia una visione parziale. I clienti, se accompagnati passo dopo passo, colgono - a volte ancor prima dei creativi stessi - il valore della creatività. Ovviamente questa non deve essere fine a se stessa, ma uno strumento per valorizzare il messaggio, il prodotto o il posizionamento che l’azienda vuole darsi. In Meloria ci piace lavorare così, creando assieme ai clienti dei percorsi che pur ricercando la creatività e l’esecuzione, non perdano mai di vista il messaggio.