Sergio Valtolina
Qual è in Comunicazione il rapporto fra Creatività, Tecnologia e Formazione
Sergio Valtolina
Responsabile Comunicazione
Avis Nazionale
Come si rapportano oggi creatività e comunicazione?
La comunicazione, non solo per un’azienda profit ma anche per un’associazione di volontariato come la nostra, non può essere lasciata al caso. Se vuole essere efficace e incisiva, se vuole raggiungere i suoi obiettivi, deve per sua natura essere creativa. Deve, quindi, partire dal talento creativo di uno o più professionisti e deve rivolgersi alla creatività, al cuore e alle emozioni di coloro che sono i destinatari del messaggio, cioè del pubblico. Un’associazione di volontariato come AVIS, che non vende un prodotto specifico, deve puntare sulla creatività per suscitare quelle giuste emozioni nelle persone per indurle a diventare donatori di sangue. Il mondo contemporaneo, così globale e in continuo movimento, richiede messaggi freschi e innovativi, in grado di catturare l’attenzione. In questo senso è decisivo affidarsi a chi, con il lavoro e i riconoscimenti ottenuti sul campo, ha saputo sempre sviluppare idee creative. Ecco perché AVIS si è affidata per la campagna Tuttidovremmofarlo-Salvaglilavita a un’agenzia conosciuta a livello internazionale come Leo Burnett.
Come la tecnica e Tecnologia aiutano la creatività?
Ritengo che le nuove tecnologie, da internet ai social network, siano molto utili per le strategie comunicative di un ente, ma è importante considerarle innanzitutto come degli strumenti.
La creatività in quanto tale non nasce su facebook, twitter o visitando i siti internet più diversi. Questi strumenti, però, possono fornire spunti e idee e aiutano ad allargare gli orizzonti.
Rispetto a 20 anni fa, oggi, possiamo conoscere in tempo quasi reale campagne di comunicazione realizzate dalle associazioni di donatori del sangue di ogni parte del mondo, trovando delle indicazioni utili anche per le nostre. Allo stesso modo loro possono conoscere le nostre azioni e le nostre iniziative.
Una considerazione finale è doverosa. In un ambito come quello del volontariato ci può essere creatività vera solo se si crede fortemente nei valori che ispirano l’associazione. Le nuove tecnologie devono essere al servizio di questi valori e non viceversa.
Si può diventare creativi? Quale è l’importanza della Formazione?
La creatività è in parte qualcosa d’innato ma è anche qualcosa che può essere formato, stimolato e incentivato dall’incontro con esperti del settore. Non c’è creatività autentica al di fuori di relazioni umane autentiche. Tra AVIS e Leo Burnett, per fare un esempio concreto, si è sviluppato un rapporto professionale che ha portato le due realtà a conoscersi meglio e a capire i rispettivi ambiti d’azione. AVIS ha compreso la sfida di valorizzare la creatività dell’agenzia, senza rinchiuderla in gabbie o schemi preconfezionati. In modo simile, i creativi dell’agenzia Leo Burnett si sono impegnati a conoscere a fondo il messaggio di solidarietà che da 86 anni AVIS testimonia, adattando le loro idee al nostro messaggio. La disponibilità a incontrarsi e conoscersi è senza dubbio uno dei più efficaci strumenti formativi per entrambe le realtà.