Jose Gonzalez Galicia
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Jose Gonzalez Galicia
Managing Director
Vita Società Editoriale
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Per essere più chiari, parto dalla nostra Mission:
Vita offre creazione di contenuti, competenze digitali per affiancare imprese e organizzazioni nel costruire e raccontare storie di valori condivisi.
Dopo la nostra fusione, abbiamo ottenuto una posizione vantaggiata e unica.
Siamo content producers e sviluppiamo le nostre soluzioni tecnologiche.
Un team ibrido di giornalisti, esperti di comunicazione e software developers che lavorano con un unico obiettivo.
Tutto ciò non capita spesso.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
La nostra particolarità e il nostro punto di forza, è che raccontiamo storie reali e esaltiamo i valori delle aziende e delle associazioni; lavoriamo per il profit e non profit.
Ci sono tanti media che raccontano storie, e altrettanti media che puntano sui prodotti e servizi, utilizzando unicamente i concetti legati al brand o al prodotto, ai fatti o ai numeri.
Noi proviamo a raccontare le storie e i dati, in poche parole uniamo la parte emozionale con le parte più razionale.
Crediamo alla vera multicanalità e ci adeguiamo ai device dei nostri clienti.
Dalle nostre piattaforme si evince che i nostri lettori sono circa per il 50% mobile.
I nostri clienti, utenti, e lettori sono molto active, ma soprattutto sono molto fedeli e social.
Più che ingaggiare l’utente parlerei di soddisfare l’utente, le loro aspettative sono sempre più alte, di conseguenza il contenuto deve essere sempre interessante, di alta qualità e deve trasmettere un valore ben chiaro.
I consumatori sono naturalmente attratti da contenuti che lasciano sensazioni positive, quindi non è una sorpresa che questa soddisfazione evochi sentimenti positivi verso un brand.
A volte anche noi ci stupiamo quando analizziamo i dati di certi articoli che producono decine di migliaia di condivisione in un paio di mesi.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
L’ errore è non ascoltare il consumatore e non seguirne l’evoluzione e il cambiamento.
Un decalogo? Sarebbe troppo facile, domani non sarebbe più aggiornato.
Casi eclatanti o borderline? Non saprei, tanti o pochi, non importa, comunque il risultato che noi vediamo è solo parziale.
Quando vedo una campagna, provo a immaginarmi come è stato suddiviso il percorso di accettazione e approvazione di un concept e quanto l’Agenzia ha dovuto mediare col cliente.
A volte è meglio non approfondire.