Luca Nicola
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Luca Nicola
Consulente di Comunicazione, Content Specialist, Copywriter
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Il punto di partenza è imparare ad ascoltare il tuo cliente con empatia. Una cosa per niente facile, perché si tratta di sospendere il giudizio senza sovrapporre uno schema prestabilito alla realtà di chi hai di fronte, mantenendo la sensibilità necessaria per intercettare anche le richieste inespresse (magari inconsce).
La fase di ascolto deve portare al nocciolo della questione: il target dell'azienda, inteso in entrambi i significati della parola (il pubblico e l'obiettivo).
Fatto questo bisogna tenere presente che un contenuto è di valore quando è utile (aiuta concretamente il fruitore) e rilevante (propone un approfondimento e una chiave di lettura nuova anche di un singolo aspetto dato per scontato).
Il processo si sviluppa correttamente solo se lavori in team con l'azienda per cui devi produrre contenuti e, lo ripeto, si hanno le idee chiare sul pubblico da raggiungere e l'obiettivo da centrare.
Dopodiché devi farti conoscere dal destinatario del messaggio, costruire la tua credibilità e autorevolezza, dimostrare che sei/hai la soluzione giusta al suo specifico problema. Arrivati a questo punto, hai creato il contesto e le condizioni perché il tuo interlocutore si fidi di te, condivida e diffonda il tuo messaggio e sia pronto per diventare un cliente.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
L'ecosistema dei social (preferisco questa definizione a quella di “canale”) è il terreno ideale per creare un dialogo e costruire una relazione con l'utente e lo è ancor di più se diffonde i contenuti del blog aziendale, una piattaforma proprietaria indispensabile per suscitare fiducia, essere autorevoli, favorire la condivisione, generare interesse e ricerche di contatto. Il blog può diventare un fulcro per la presenza in rete, una macchina perfetta per creare Inbound Marketing e farsi trovare da chi consulta i motori di ricerca. Ed è ottimo anche come “sponda” con i social, che sono più adatti per i post brevi e le anteprime, mentre il blog continua a essere il luogo per eccellenza degli approfondimenti.
E’ vero che i social si sono attrezzati per fare concorrenza ai blog sul loro terreno (è il caso di Linkedin Pulse), ma io, più che alternative, continuo a considerarle risorse aggiuntive. Avere una propria centrale operativa per distribuire i contenuti rimane un fattore fondamentale e strategico.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Una trappola da evitare è l’abuso di termini e concetti “che funzionano”: a furia di essere utilizzate, queste formule vincenti perdono di smalto ed efficacia, fino a svuotarsi di senso.
Meglio puntare sulla precisione, sull’originalità e sull’eleganza.
Altro errore è trascurare la relazione con l'interlocutore. Una relazione vera è fatta di dialogo alla pari, coinvolgimento, condivisione. Devi rispondere alle domande, richiedere pareri, cercando di capire sempre meglio quali sono le esigenze del tuo pubblico e cosa puoi fare concretamente per aiutarlo.
Forse l’errore più grande è volere a tutti i costi bruciare le tappe. Invece dobbiamo tenere sempre presente che, per attivare un rapporto commerciale e convertire un contatto in cliente, occorrono diversi step di avvicinamento. Più che in fretta, è importante farli bene.