Alberto Campeni
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Alberto Campeni
General Manager
Tre C Comunication
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
E’ importante conoscersi e concedersi una piccola pausa magari con un caffè prima di passare alla fase successiva.
Molti clienti vogliono una consulenza ma molte volte cercano una scelta oppure solo delle idee. Vogliono solo poter proporre i propri servizi oppure prodotti con metodologie diverse ma senza un piano pubblicitario ben definito.
Sicuramente questo non vale per tutti purtroppo in Italia quando si parla di mezzi innovativi e in particolare nel campo digitale molte persone pensano solo a possibilità facili per ridurre i costi raggiungendo potenziali clienti.
L’era moderna in cui viviamo permette sicuramente il raggiungimento di obiettivi in modo più rapido ed efficiente con risultati e riscontri rapidi e immediati grazie alla tecnologia messa a disposizione, ma serve una strategia ben chiara.
Quando si vuole comunicare un messaggio, si deve aver ben chiaro cosa si vuol proporre, che utente si vuole raggiungere e in che maniera.
Ci sono diverse tecnologie ma ognuna deve essere valutata per ogni singolo caso .
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
In questo momento i Social stanno sicuramente vivendo un momento molto importante e di attenzione.
L’utilizzo dei Social sono sicuramente possibilità dirette teniamo conto però che in Italia siamo ancora in una fase ibrida sono utilizzati da milioni di persone e da tutte le fasce di età e con contenuti più svariati ma non è ancora un mezzo per fare business quando potrebbero essere degli interlocutori importanti.
Mi rendo conto che le potenzialità dei Social sono immense molte aziende, stano spostando i budget oppure investono in marketing utilizzando questi canali, ma torniamo al discorso precedente al momento non devono essere visti come canali di vendita ma come un'alternativa al raggiungimento di nuovi utenti in modo rapido.
E’ importante creare contenuti che siano facili e interessanti che debbano incuriosire, non devono essere solo un aggiornamento per rendere la pagina agli occhi degli utenti del web anche oggi l’azienda “XX” ha aggiornato la pagina.
Devono essere ricchi d’ informazioni , incuriosire , inserendo guide , book digitali, contenuti utili e intrattenere li pubblico coinvolgendolo e attirando l’attenzione.
Bisogna trasmettere emozioni sia che si voglia far conoscere un prodotto , un servizio diventa ancora più inevitabile quando si vuol far conoscere oppure rafforzare l’immagine di un nuovo brand.
I Social sono utilizzati per svariate e impensabili situazioni degli esempi che leggete ogni giorno condividere e postare storie parlare dei propri bisogni, sognare come potrebbe essere la propria vita, condividere interessi e passioni molte volte affari di cuore, chiedere consigli alla propria cerchia di amici, molte volte sono utilizzati per dare sfogo al nostro stato d’animo oppure come svago.
Possiamo paragonare i Social a delle piantine che da prima seminiamo nel momento che iniziamo a creare una pagina e poi mentre la piantina cresce la innaffiamo la coltiviamo dandole la linfa vitale nel nostro caso sono i contenuti, ma se fatto in modo errato cosa può succedere alla nostra piantina, comincia a perdere forza con una conseguenza inevitabile.
È un paragone che esula dal marketing, ma deve essere un punto che bisogno prefiggersi quando si vuole utilizzare questi canali e ottenere dei risultati.
Ci sono diversi termini che si utilizzano oggi, abbiamo accennato al “content marketing” da questo si passa all’imbound marketing . al “employer branding” e al “permission marketing”tutti termini che hanno delle strategie ben definite. Non c’è più tempo per incertezze.
Quello che va fatto è costruire una strategia mirata e definita ricca di contenuti di novità e stupire, e dove si hanno dei dati una “NBO” ovvero una lista dei bisogni del nostro potenziale cliente che trova interessante la nostra pagina oppure il nostro sito web che in quel momento ci rappresenta, ma non è interessato ad acquistare nulla ma che tornerà perché abbiamo esternato in lui un'attenzione cogliendo i suoi bisogni.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Possiamo fare alcuni esempi
Molte volte quando si creano dei contenuti nel Social, oppure nei siti web si scrivono molte cose, prima di pubblicare pensiamoci attentamente che impatto potrebbe avere ma anche nella forma negativa e d’immagine.
La reputazione nel web è fondamentale per percorrere un percorso che porta ha dei risultati concreti e duraturi.
Non essere impazienti di avere dei risultati immediati molte volte sicuramente si ottiene subito dei riscontri positivi, like, condivisioni, commenti anche delle vendite ma quello che conta è la crescita costante e il mantenimento di quello che si ottiene analizzando i risultati.
Non diamo mai per scontato che il nostro piano marketing sia perfetto, i nostri contenuti siamo quello che il pubblico cerca oppure che i nostri messaggi arrivino ed esprimono quello che noi vogliamo comunicare.
Non usare strategie che confondano o ingannano questo non porta a nulla.
A vostro parere quali sono stati i casi ecclatanti e quelli borderline nel nostro paese?
Non parlerò di casi mirabili oppure che hanno fatto la differenza perché cercare gli errori, è più facile che ammetterli.
Penso che un brand importante nei Social rafforzi solo la presenza perché ha una reputazione e un quota di mercato acquisiti nel tempo.
Mi sono confrontato con aziende di questo tipo molte volte trovo interlocutori che vogliono interagire cercando nei Social l'opportunità per raggiungere un nuovo pubblico e chiaramente futuri consumatori diventa facile dato dal fatto che se il brand è di carattere nazionale diventa solo un gioco in cambio di “like”.
Quando invece si vuole dar visibilità a un azienda sconosciuta si devono fare leva su vari fattori e studiare una strategia diversificata e costante che tiene conto dell’evoluzione del mercato.
Serve parlare la stessa lingua per esprimersi al massimo allora tutto sarà facile e comprensibile.