Paolo Rossetti
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Paolo Rossetti - Partner e Direttore creativo Rossetti Brand Design.
www.rossettidesign.it
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Più che un metodo, credo sia un atteggiamento: assumere il punto di vista del cliente ma stare dalla parte del pubblico. Assumere il punto di vista di un cliente significa connettersi al suo paradigma del valore, conoscerlo e divenirne parte. Se il paradigma così arricchito funziona, è possibile generare contenuti di qualità specifica ovvero significati utili, quelli che servono al pubblico, che poi siamo noi, quelli che qualificano la vita quotidiana magari migliorandola.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
I social media sono canali straordinari per stabilire relazioni nuove fra chi produce e chi consuma e viceversa. I brand hanno qui l'occasione di accrescere la buona (oppure la cattiva) reputazione. Non solo, sono media che accorciano le distanze e aumentano l'iterazione. Terrei in mente cura e affetto come parole chiave per generare contenuti di valore, per coltivare buoni rapporti.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Eccone alcuni:
Credere che un'idea creativa sia tutto;
Sospettare, in cui i risultati non ci siano, che la creatività sia la sola responsabile;
Credere che la creatività sostituisca la strategia;
Pensare che la strategia sostituisca un concetto di comunicazione;
Confondere un concetto di comunicazione con la creatività;
Credere che una bella foto sia tutto ciò che serve;
Pensare che un professionista o un'agenzia risolva i problemi che non siano della comunicazione;
Fidarsi di un brief scritto;
Sviluppare una strategia di comunicazione senza tener conto del sentimento attorno al brand, non il sentimento personale ma quello provato dagli altri;
Comunicare senza saper che cosa comunicare.