Simone Gazzola
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Simone Gazzola
SEO e Social Media Specialist
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Ogni realtà ha le sue caratteristiche e peculiarità. Mi trovo quotidianamente a collaborare con piccole/medie aziende con personale (poco) che deve ricoprire svariate funzioni, per cui quando inizio un nuovo rapporto di lavoro, mi occupo fin da subito della creazione totale dei contenuti (testo, grafica, video). Talvolta mi trovo a dover ribaltare le sorti di pagine aziendali da situazioni catastrofiche.
Coinvolgo da subito il cliente nella creazione dei contenuti chiedendo informazioni, approfondendo la sua professionalità, cercando degli elementi che lo distinguono dalle aziende simili. Ma soprattutto parlando con le persone che di volta in volta vengono assegnate ai progetti.
Con il tempo prendo una limitata conoscenza del prodotto e il cliente (o chi per lui) prende confidenza con lo strumento digitale, sia esso il social network o il blog aziendale. Ne coglie le opportunità, impara le caratteristiche, capisce come scrivere un post per le varie piattaforme.
In questo modo trasmetto un modus operandi che il cliente sente suo, trovando il suo modo di rivolgersi al pubblico e nel contempo prendendo confidenza con i media identificati e utili alla crescita del suo marchio.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
Ingaggiare, questo è il termine chiave della domanda. I social sono alla portata di tutti. Un numero considerevole di pagine aziendali, solo in Italia, nascono ogni giorno. Gran parte uguali. Gran parte spudoratamente rivolte alla promozione. L'opinione che tutti hanno dei social la conosciamo: sono un luogo per distrarsi. Niente di più vero. Tutti si distraggono andando a visitare la pagina della propria squadra di calcio piuttosto che la pagina di Masterchef. Inconsapevolmente, ogni giorno, ci distraiamo dando modo ai brand di aumentare la loro notorietà attraverso i nostri like, commenti, condivisioni. Essere parte di un sistema che ci permette di dire la nostra opinione in pubblico ci da una grande soddisfazione.
Per una PMI, riuscire ad ingaggiare un potenziale pubblico interessato, suscitando like, commenti e condivisioni è un obbiettivo da perseguire senza mezzi termini. Trovare il modo per farlo è un percorso in salita. Esaminando il nostro modo di interagire con le pagine, di trovare contenuti che ci interessano, toni di voce che ci coinvolgono possiamo trovare il modo migliore di parlare del nostro prodotto al pubblico.
Siamo persone che parlano con persone. Troviamo il modo di parlare la stessa lingua, e ingaggiarle con i propri contenuti non sarà un problema.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Più che un decalogo sugli errori da non commettere in comunicazione, mi concentro su quella che mi sono imposto come la regola fondamentale, valida per un blog, per i social, per un volantino:
"Dimostra (con i fatti) ciò che vali e non avere mai la presunzione di essere superiore agli altri (con le parole)".
Lo metto in pratica nella mia comunicazione e cerco di trasmetterlo al mio interlocutore.
La convinzione di essere superiore è ancora troppo radicata nella mentalità delle piccole/medie aziende e le occasioni per mettere sul piatto della comunicazione concetti come "qualità migliore", "affidabilità top", "servizio esclusivo" non mancano mai. Tutti concetti ai quali le persone sono diventate indifferenti.
Se ci abbiniamo che lo spazio per comunicare, soprattutto nei social, è sempre più ridotto, è facile intuire che il futuro sarà sempre più difficile se le aziende non usciranno dalla loro zona di confort.