Lorenzo Renzulli
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Lorenzo Renzulli
Consulente informatico freelance, content marketing
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Il contenuto dovrebbe avere sempre un ruolo centrale, informare, rispondere ad un bisogno, dare un reale valore aggiunto. Un contenuto riconosciuto come utile sarà più performante nel raggiungere gli obbiettivi per i quali è stato ideato.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
Se si vuole comunicare online in modo efficace, oggi non si può fare a meno di una precisa strategia di content marketing, che usi con attenzione anche i social network. I social vanno sfruttati per quello che realmente possono dare ad un’azienda, ovvero la possibilità di dialogare ed interagire in modo estremamente rapido, dinamico ed efficace con clienti e potenziali tali.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Il peggior errore che si può commettere quando si comunica online è quello di non essere onesti. Online, e in particolare sui social network, bisogna condividere valori ed esperienze, mostrare quello che realmente si è, confrontarsi con gli altri con modestia e mettendosi sempre sul loro stesso piano. L’errore è sempre in agguato, spesso si commettono degli scivoloni perché non si comunica in modo chiaro e diretto, avendo bene in mente il proprio target. Casi come quelli di Melegatti o Barilla, accusate di omofobia, sono senza dubbio degli “epic fail”, così come anche quello di Groupalia che ha cercato di sfruttare un evento tragico come un terremoto a fini commerciali.
Gli errori capitano, anche se spesso sarebbero evitabili con un po’ più d’attenzione e sensibilità. Ad ogni modo sarebbe importante che tutte le aziende fossero pronte a gestire efficacemente le crisi sui social media, perché prima o poi potrebbe essercene bisogno e gestire male una crisi può veramente dare il colpo di grazia ad un brand. Dare la colpa allo stagista di turno servirebbe a poco.