Paola Pozzoli
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Paola Pozzoli
Marketing & Communication Consultant – Founder @DSforDESIGN
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Credo che ogni individuo, prima che all’interno di un gruppo di lavoro, venga guidato in tutte le cose che fa dai principi cardine che costituiscono la propria identità personale.
L’identità di ognuno deve emergere sempre come “firma” dei propri lavori: questo vale sia se progetti edifici, sia in ogni altra attività come la comunicazione e la content creation e curation.
A mio parere non esiste un modus operandi migliore di altri in assoluto, esiste invece il metodo che ogni professionista sviluppa negli anni e che può affinare solo se non smette di ascoltare ciò che di più attuale si muove intorno a lui cogliendo le opportunità di contaminazione che, al tempo del digitale, non mancano di certo!
Nella collaborazione che ho avviato con l’architetto De Allegri l’interdisciplinarità delle nostre diverse formazioni rappresenta il migliore generatore di idee e creatività a supporto dei contenuti. Per noi la sensibilità ai temi del settore del design italiano rappresenta un asset strategico, il tratto distintivo della nostra attività di consulenza.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
Con Digital Strategies for DESIGN stiamo investendo molto sul content marketing.
Si tratta di un’attività laboriosa che richiede tempo e risorse, ma in cui credo molto perché se fatta con il giusto “trasporto emotivo”, ti permette davvero di dare valore ai tuoi follower e allo stesso tempo di avvicinarti a loro.
La scelta del contenuto resta un passaggio cruciale: spesso l’esigenza dell’utente è latente, ancora inespressa, e bisogna essere bravi a capirla e ad anticiparla. Questo però è possibile solo se conosci il tuo pubblico, le personas a cui si rivolgono i tuoi contenuti e non per tutte le agenzie è così. Serve inoltre una buona dose di empatia e di emapatia 2.0.
I social sono il canale ideale per ingaggiare l’utente e per raccogliere tutti quei preziosissimi feedback che sarebbe forse più difficile, e costoso, ottenere con altri mezzi.
Sono comunque i canali di prima linea del brand e quindi da gestire con la massima professionalità e attenzione.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Spesso sento dire “Chi non fa, non sbaglia” e cosa c’è di più vero?
Non reputo l’errore in sé un male, conta come cambiamo dopo quell’errore. Se è servito come stimolo per migliorare, rappresenta la benedizione di ogni professionista.
Provo comunque a stendere il mio decalogo delle worst practices in comunicazione:
1 Non ascoltare il mood di mercato e non conoscere il proprio pubblico
2 Non considerare i diritti e i bisogni dei lettori, o ingannarli
3 Superare i limiti di buon gusto nelle comunicazioni, far leva su tragedie o calamità
4 Non rendere le comunicazioni semplici, chiare e efficaci
5 Non essere coerenti per stile, tono di voce, creatività
6 Non declinare le comunicazioni per specifico mezzo
7 Non rileggere le comunicazioni e non effettuare user test prima della diffusione
8 Parlare solo di sé, senza spaziare su temi affini o trasversali e senza coinvolgere i lettori
9 Non fissare o non monitorare gli obiettivi di comunicazione
10 Non rispondere ai commenti o settare sistemi di risposta automatica non presidiati dal capitale umano.
Tra i recenti casi italiani più dibattuti mi ha colpito molto #VeryBello, un esordio non proprio di buon auspicio per EXPO 2015, che per fortuna ha influito poco sulla buona riuscita dell’evento.
In generale per un professionista è importante cercare di migliorarsi sempre, imparando anche da casi che magari non lo riguardano direttamente, per offrire ai propri clienti un servizio e contenuti di qualità.