Antonio Pirpan
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Antonio Pirpan
Responsabile Brand e Comunicazione
Optima Italia
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Come agenzia interna, concentriamo il lavoro sulla ‘duplicazione' del nostro punto di osservazione. Abbiamo un duplice ruolo. Ci poniamo prima come USERS e poi come Provider dei servizi che proponiamo al pubblico. Lavoriamo a lungo sull’estrazione delle leve di comunicazione del nostro messaggio e lo decliniamo attraverso la migliore creatività possibile. Fino a questo stadio, la bontà del messaggio è legata al nostro intuito, alla nostra conoscenza del prodotto, alla nostra conoscenza del mercato e alla nostra determinazione nel voler rischiare con un messaggio e un tono di voce alternativi.
Dal momento in cui il messaggio è ‘on air’, attiviamo i necessari monitoraggi per misurarne le performances e per portare la nostra comunicazione al livello successivo.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
Siamo un’azienda di servizi senza un prodotto fisico. Abbiamo deciso dalla prima ora che la nostra forza sarebbero stati i contenuti immersi in un forte ambiente di marca e abbiamo iniziato a crearli. Ci siamo specializzati velocemente nell’editoria digitale con risultati eccellenti in termini di pubblico. I nostri progetti parlano di Cinema, Università, Arte Contemporanea, Musica e tanto altro.
Produciamo talmente tanto contenuto originale, da avere progetti in comune con reti televisive e autori di format crossmediali. Il content marketing è la nostra strada consolidata, il web e i social sono il nostro laboratorio quotidiano, facciamo convergere in-house tutte le competenze per tenere il passo con questo mondo ad altissima velocità.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione? Siete in grado di stilarne un decalogo? A vostro parere quali sono stati i casi eclatanti e quelli borderline nel nostro paese?
L’overpromise e il non-detto sono spauracchi da tenere sempre sulla scrivania quando si pensa ad un messaggio pubblicitario. Allo stesso modo bisogna essere credibili, come una persona di fiducia, quando si costruisce una strategia di comunicazione che si basi su parole chiave motivazionali.
Viviamo un tempo che lascia poco spazio a pubblicità ingannevole o a sirene di Ulisse. Particolarmente premianti sono dunque: la trasparenza, la sintesi e, ove possibile, una certa simpatia e creatività nel racconto.
A mio avviso il nostro paese non eccelle per brillantezza dei messaggi pubblicitari e quelli che passano in tv sono in genere omologati e poco coraggiosi. Oltre ad alcuni flights interessanti di Banche che semplificano o Assicurazioni che giocano su modi di dire, non mi sovvengono casi eclatanti, che continuo invece ad osservare sui mercati inglesi e nord e sud americani.