Alessandro Maramonte
Small is the new big: uno spunto di riflessione di tendenza nell'attuale mondo della comunicazione.
Alessandro Maramonte
Grafico Giangiacomo Feltrinelli Editore
Piccolo è il nuovo grande. Come interpretare questa nuova valenza messa in risalto da Seth Godin, scrittore di successo e guru del marketing?
Credo che, grazie alle nuove conquiste della tecnologia, oggi sia diventato molto più facile raggiungere un buon livello di comunicazione anche partendo dal basso della classifica. Inoltre, è possibile raggiungere risultati fino a pochi anni fa impensabili, anche a volte a scapito della professionalità e dell’esperienza lavorativa. Nel settore dell’intrattenimento, in particolare, penso che la fortuna sia importante tanto quanto una buona capacità di comprensione del mercato.
La riduzione dei budget può portare all’ottimizzazione della strategia di comunicazione delle grandi aziende?
Nel nostro ambiente si è pensato di ottimizzare gli sforzi creando per esempio un nuovo canale per gli eventi dedicati all’uscita di nuovi libri con il coinvolgimento dei lettori e degli stessi autori. Questo contatto diretto consente una piena comprensione dei contenuti dei libri e porta verso una fidelizzazione più forte. Ascoltare le idee di un autore diventa arricchimento e crescita oggi irrinunciabile per molti lettori che seguono con vera partecipazione questi momenti-eventi.
Come le aziende seguono la tendenza dell’attenzione al singolo, al mercato one to one, ai social network per distinguersi nella comunicazione attuale?
È un momento di attesa per l’editoria. L’azienda per cui lavoro ha un catalogo libri molto vasto. Si cerca di coprire tutte quelle che sono le necessità dell’utente-lettore, ponendo forte attenzione sugli elementi culturali o i temi sociali in genere. Certamente, aggiungo, i nuovi canali social sono molto utili nella promozione di titoli di “nicchia” che solo a pochi anni fa richiedevano un lavoro di sensibilizzazione difficilissimo.