Carlo Fabbri medico specializzato in gastroenterologia e appassionato di comunicazione
Le interviste Mediastars XII Edizione
Carlo Fabbri medico specializzato in gastroenterologia e appassionato di comunicazione
A proposito del filmato Let’s screen, vincitore di diversi riconoscimenti all’interno della particolare Sezione della Campagne Sociali della dodicesima edizione del premio Mediastars, abbiamo intervistato uno dei due gastroautori, uno dei due medici gastroenterologi, Art e Copy dunque particolari freelance creativi, che hanno composto il brano su cui è stato prodotto il filmato. Let’s screen andato in onda lo scorso anno in televisione e nelle sale cinematografiche, è volto a comunicare l’importanza della prevenzione del tumore del colon, promuovendo l’adesione ai programmi di screening del Servizio Sanitario Nazionale e, in quest’occasione, delle Aziende Sanitarie della Regione Emilia Romagna.
Chi sono questi freelance creativi , questi gastroautori?
Vorremmo farvi i nostri complimenti per il lavoro ordinario e straordinario, sappiamo che siate appassionati di medicina e di comunicazione, e a questo proposito coniugando queste passioni con i vostri hobby è nato il comunicato Let’s screen. Sì, vorrei dire – interviene Carlo Fabbri -che siamo due medici che si sono conosciuti durante la scuola di specializzazione al Sant’Orsola di Bologna, ormai più di dieci anni fa e per diverso tempo abbiamo lavorato nello stesso ospedale scoprendo di avere in comune anche la passione per la musica.
Durante l’ esperienza lavorativa, abbiamo affrontato, fra l’altro, un originale cammino nel mondo della comunicazione medica, realizzando diversi cortometraggi divulgativi su temi rilevanti per il futuro della medicina e della salute del cittadino, mettendo in pratica le nostre idee già in occasione di diversi convegni medici.
Com'è nata questa campagna di sensibilizzazione per un tema così delicato?
In questa particolare occasione, grazie al supporto delle due Aziende Sanitarie bolognesi, abbiamo composto una canzone associata ad un video musicale per cercare di incentivare l’adesione allo screening del tumore al colon retto Così facendo abbiamo tentato di stemperare il naturale e legittimo spavento di chi, in una fascia di età che va dai cinquanta ai sessantanove anni, si avvicina a questo tipo di screening.
I dati relativi alla neoplasia del colon sono importanti, infatti la stessa rappresenta, sia nell’uomo che nella donna, una delle maggiori minacce in campo oncologico.
Il filmato utilizza un linguaggio ironico per trasmettere meglio il messaggio di prevenzione cercando di eliminare falsi imbarazzi e false credenze.
Nel video i due medici sembrano due rockstar che hanno a che fare con una famiglia poco abituata a considerare le regole basilari della cura di sé: alimentazione equilibrata, attività fisica e adesione ai programmi di screening
Quale è stato l'apporto del lavoro di squadra nella realizzazione della vostra idea?
Vincenzo e io siamo stati fortunati perché abbiamo trovato un sostegno importante in un amico comune, Lucio Dalla, al quale la canzoncina è piaciuta molto. Si è dimostrato da subito grande ed entusiasta sostenitore dell’idea, producendo il brano con l’utilizzo dei suoi studi di registrazione.
Da qui è partita una catena d’amicizie che ci ha permesso di realizzare al meglio questo progetto, infatti, tramite Lucio Dalla siamo giunti in contatto con Alberto Contri, Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso che ha promosso la campagna dando il patrocinio.
Grazie poi all’intervento di Bibi Ballandi e dello stesso Dalla, hanno aderito testimonial importanti quali Luca Cordero di Montezemolo, Sabrina Ferilli, Giovanni Minoli, Baldini e Fiorello, Enzo Iachetti Allessandro Bergonzoni e Samuele Bersani, tutti volti molto noti che hanno senz’altro contribuito al successo dell’iniziativa.