Ferdinando Arnò
Il progetto informazione e i nostri strumenti di comunicazione: Parola o Immagine?
Ferdinando Arnò
Musicista e fondatore Quiet, Please!
Nello storytelling quanto incide sulla creativita’ e sulla narrazione il rapporto tra musica e immagini ? Quanto questo rapporto concorre a comunicare efficacemente?
Moltissimo direi. A volte accade che una canzone sia fonte di ispirazione per la creatività di una campagna o addirittura per un film. Ad esempio una produzione cinematografica a cui ho collaborato e che era in short list per l’Oscar è La prima cosa bella, con la regia di Paolo Virzì, ispirata proprio da una canzone di Nicola di Bari che ho riarrangiato perchè si adattasse all’andamento narrativo del film.
In casi come questi una canzone quindi non solo suscita emozioni, evoca ed accompagna ma addirittura aiuta a sostenere lo sviluppo narrativo.
L’importante rapporto tra musica/immagine per l’ideazione anche in pubblicità può essere esemplificato da uno spot per un importante gruppo assicurativo su cui ho lavorato. Siamo partiti da un brano famosissimo dei Beatles “Here Comes the Sun” che ci è stata concesso in esclusiva mondiale che abbiamo riarrangiato e dal quale si è poi partiti per sviluppare la creatività del comunicato, in cui un personaggio animato gioca con il sole, simbolo dell’Azienda. Insomma un brano di successo, una bella musica non solo possono aggiungere alla comunicazione ma addirittura determinarla ed essere risolutivi per realizzare in uno spot efficace ed emozionante.
Quale ruolo sta avendo l’utente nella creazione del messaggio pubblicitario? In un’ottica di interscambio, come l’utente giudica le informazioni che riceve?
Credo che il segno più evidente di questa interazione con l’utente sia il successo discografico conseguente all’utilizzo di un certo brano o voce in uno spot pubblicitario. Un paio di esempi eclatanti: Malika Ayane con il brano “Soul Waver” nello spot Saab e Giovanni Allevi con il brano “Come sei Veramente “ per la campagna BMW S3 che si sono rivelati mezzi importantissimi per l’affermazione di questi due artisti italiani.
In questo casi l’utente dello spot diventa pubblico, e adottando una canzone, un artista, ne decreta il successo al di fuori dei canali della comunicazione pubblicitaria.
Come musica e immagini convivono oggi nella formulazione di un concetto? Quale di questi strumenti avrà la meglio in termini comunicativi?
A volte per gli spot che pubblicizzano prodotti diversi di uno stesso marchio viene usato uno stesso brano pero’ arrangiato in modi differenti a seconda della linea di prodotti reclamizzati, lavorando quindi con continuità sul tema musicale, ma creando delle varianti in modo che il pubblico identifichi il tema musicale con il marchio, e l’arrangiamento differente del tema con le diverse linee di prodotti.
Ma in pubblicità la musica, il suono hanno anche una funzione diversa da quella di accompagnare la narrazione: possono servire da richiamo, da segnale identificativo. In questo senso mi e’ capitato di creare musiche che diventassero la “sigla”, l’illustrazione sonora per l’ identificazione di un prodotto o di un marchio. Ho lavorato per alcune grandi case automobilistiche creando suoni o brevi jingle ad hoc così che all’apparire del logo sullo schermo ci fosse una sorta di efficace corrispettivo sonoro che rafforzasse il processo di identificazione e memorizzazione del marchio.
Quale augurio vi sentite di fare per il nostro mondo della comunicazione ?
Credo che l’augurio migliore sia quello che la comunicazione si riempia sempre più e sempre meglio di musica: un veicolo potentissimo per trasmettere emozioni e raccontare storie....e mi auguro anche che la comunicazione restituisca il favore diventando un ancora più importante mezzo di diffusione della musica.