Andrea Raspo
BE ORIGINAL
Come conferire personalità alla marca creando un punto di distinzione nel contesto generale.
Andrea Raspo
UI Designer
Sixeleven
Cosa significa oggi essere originali? Quali sono le caratteristiche che rendono unico un brand? Come mixare questi criteri per garantire il successo di una campagna?
"Essere originali” è un concetto utopico. Tutto è già stato fatto, usato, riprodotto, rielaborato e mixato innumerevoli volte, diventando in qualche modo unico ma anche già visto. Quando si parla di originalità si parla più che altro di trovare che cosa ci differenzia e della capacità di cogliere le caratteristiche di un brand in relazione con il mondo che ci circonda.
Essere unici è qualcosa di relativo, legato al settore di appartenenza e al periodo temporale in cui si vive. La sfida è quella di non seguire “la strada già battuta” da altri, ma piuttosto valorizzare i propri caratteri distintivi, comunicandoli con forza ed efficacia.
Una campagna di successo nasce da un’accurata analisi del settore di riferimento, da una visione estesa a tutti i media e da un approccio agile pronto ad adattarsi e a evolversi a seconda della risposta del pubblico.
I Social Network sono già in crisi? La tecnologia è un limite per l’espressione in comunicazione? Com’è possibile sfruttare le potenzialità dei canali digital in modo creativo?
Spesso si parla di crisi dei Social Network, ma sarebbe più corretto parlare di evoluzione di alcune piattaforme social in particolare. Da un punto di vista commerciale i Social Network (intesi come media) non sono in crisi ma sono in un processo di costante rivoluzione dovuta al “ricambio generazionale” degli utenti e ai cambiamenti delle abitudini, per cui è difficile prevedere quali saranno le piattaforme di riferimento dei prossimi anni. Il pubblico si sposta, arriva su alcune piattaforme, ne scopre altre, ne sperimenta di nuove. Nessun social network ha ancora compiuto 18 anni...
Bisognerebbe riflettere invece su come questi social sono utilizzati. Se da una parte la tecnologia ne ha favorito la diffusione rendendo tutti più connessi, dall’altra ha influenzato pesantemente il modo di comunicare, ora sempre più veloce e tendente al superficiale, abbassando drasticamente la soglia d’attenzione e la capacità delle persone di fare selezione tra le informazioni e distinguere tra “fake news” e realtà.
Il “limite” della tecnologia al giorno d’oggi è quello di non porre un freno al diffondersi di informazioni fuorvianti, che possono condizionare pesantemente comportamenti e opinioni.
Tornando su un piano commerciale, una comunicazione sui canali digital per essere efficace deve essere semplice, immediata e personalizzata (anche rispetto al social network su cui è veicolata), deve sorprendere l’utente in un breve lasso di tempo e comunicare “direttamente a lui” grazie a strumenti di profilazione.
Come si sta adattando la comunicazione per arrivare ai giovani? Come si adegueranno i brand per conquistare i consumatori del futuro?
Le nuove generazioni hanno abitudini d’uso dei media in costante cambiamento. La comunicazione, per arrivare a loro, dovrà diventare sempre più “fluida” e “tailor-made”, i brand dovranno riuscire ad adeguare il messaggio non solo al media con cui comunicano ma anche al device, al momento della giornata e allo stato d’animo in cui l’utente interagisce, creando così un momento di engagement unico.