MEDIASTARS - Il Premio Tecnico della Pubblicità

Alex Koban - Coordinatore e Direttore Artistico Mozart

Che cosa significa oggi essere creativi?

Oggi comunicare non è facile ed essere creativi è ancora più difficile, così ‘bombardati’ da un’infinita varietà di cose e oggetti troppo simili tra loro e con funzioni identiche. Non è più il prodotto che si differenzia ma è sempre più la qualità che dovrebbe fare la differenza. Creatività è dunque uguale a qualità, come caratteristica, come peculiarità, come valore aggiunto, come essenza, e come sostanza.
In questo mercato troppo saturo si rischia spesso di cadere in una comunicazione pubblicitaria a volte un po’ stanca e sicuramente troppo ripetitiva (a differenza dell’estero dove la creatività non sembra venir meno). Ma in ogni letargo che si rispetti, i primi germogli fanno primavera. Si sente qua e là la voglia di cambiamento: un po’ di freschezza nei contenuti con temi meno scontati e valori un po’ più profondi. In altre parole, si sente l’esigenza di ricercare i mezzi migliori a disposizione per ottenere finalmente la perduta qualità.

Questo anche nel vostro campo?

E’ soprattutto nel nostro campo, la post-produzione, che è fondamentale cambiare le forme di espressione. Mentre una volta il ritocco fotografico nasceva come semplice miglioramento della fotografia, oggi è diventata invece un processo di completamento necessario, nel quale l’immagine è la sua materia prima e l’elaborazione è la sua magia.
E sempre per lo stesso motivo per cui viviamo in un mercato dove c’è tutto e dove fondamentalmente abbiamo già visto tutto, l’elaborazione al computer è diventata il vero mezzo per poter realizzare qualunque fantasia che la creatività voglia esplorare e raggiungere. Là dove la fotografia e la realtà non arrivano, c’è la manipolazione.

Come nella campagna BMW?

Questa è sicuramente uno dei migliori esempi degli ultimi tempi di comunicazione pubblicitaria. Una perfetta armonia tra visual e copy: creatività, immediatezza, umorismo. In questo caso il layout ci è arrivato ben preciso: la fotografia della macchina arrivava dalla Germania, scattata in studio. La post-produzione consisteva nel simulare che la macchina fosse sotto una forte pioggia. Grazie a una campagna precedente nella quale avevamo già simulato un effetto simile, abbiamo ottenuto il lavoro: fotografare la pioggia separandola dal suo ambiente, senza avere fisicamente sotto la macchina in questione, è molto difficile. Poi l’effetto generale e la nebbiolina sono state prodotte completamente al computer. L’aspetto più soddisfacente è stato l’ottima riuscita del visual, grazie a una buona foto e una buona post-produzione.

Che cosa caratterizza il vostro modo di lavorare?
La Mozart oggi è diventata una piattaforma di comunicazione visiva dove le vie della creazione e della manipolazione sono infinite, dove un gioco di squadra è più solidale che mai. Per questo la Mozart srl, che nasce come studio di post-produzione, si è arricchita di una serie di fotografi, illustratori e realizzatori di immagini in 3D. Questo permette di poter sviluppare un’idea creativa coordinando fin dall’inizio tutta una serie di professionisti che spaziano dalla moda al beauty, dal food allo still life, dalle foto aeree all’architettura.

Per questo la Mozart è una vera e propria ‘image maker’ in grado di risolvere con prontezza le esigenze sempre più specifiche dei clienti (consumer, agenzie di pubblicità, case editrici). E’ un team di professionisti che, con esperienza maturata in tanti anni di esperienze individuali, offre una prestazione efficiente e di qualità.

Qual è il vostro punto di forza?

La versatilità e la varietà sono il nostro punto forte per dare spazio alla creatività e per comunicare emozioni sempre più forti a questo mondo pazzo e frenetico ma che ti fa sentire ancora l’adrenalina che scorre.