Alessandra Cenci
WE TRUST IN...
Ispirazione e produzione creativa. L’ispirazione ci accompagna, e come si dice non dà preavvisi, la produzione spesso conferma le idee e il lavoro di team produce sempre i migliori risultati.
Alessandra Cenci
Graphic Designer
Come nasce l'ispirazione, per un creativo di oggi? Dove traiamo la nostra "ispirazione" che ci porta a rivelare ciò che esiste ma è nascosto?
La questione della creatività e del “lavoro del creativo”, oggi, è sicuramente complessa e molto ampia e non sempre appartiene alla figura del creativo.
L’ispirazione è veramente qualcosa che è presente intorno a noi e che bisogna saper cogliere. Solamente attraverso la sensibilità verso ciò che ci circonda possiamo cogliere l’idea e donarle una forma. Oggi più che mai è importante saper ascoltare e ascoltarsi, sentire e comprendere l’altro, ponendo al centro gli aspetti emozionali e di relazione con il mondo.
Molto spesso abbiamo le cose davanti agli occhi, ma non le vediamo e non le percepiamo subito, per questo credo sia fondamentale aggirare la nostra visione abituale, perché è immergendoci in un’altra situazione che possiamo avvicinarci ad una “rivelazione”.
Come riconoscere la consapevolezza delle proprie competenze nel nostro ambito lavorativo? Come misurarsi con questo aspetto nello svolgimento dell'attività professionale?
Viviamo in una società in cui si stanno sviluppando tantissimi ruoli e nuovi lavori, alcuni impensabili prima di adesso. E più c’è globalizzazione e più vengono proposti standard ai quali occorre attenersi per essere “riconosciuti” a livello globale.
Ma spesso si pensa di poter essere in quel ruolo e di avere le competenze, quando in realtà non è così. La consapevolezza delle proprie competenze nel lavoro si manifesta nel momento in cui ci si sente pronti a svolgere un’attività, affrontandola con una sicurezza consapevole.
Quando superiamo la soglia delle nostre competenze subentra una forte insicurezza e nascono molti dubbi. E nel momento in cui non si crede in ciò che si fa, questo diventa un punto di debolezza nella nostra professionalità.
Anche in questo caso, ho capito che conoscere se stessi è davvero la chiave per capire cosa si vuole fare e cosa si è in grado di fare, consapevoli di quali sono i limiti e di come possiamo superarli.
Nel lavoro come nella vita, è altresì importante conoscere bene il proprio modo di pensare e di agire perché la coerenza con ciò che si pensa con ciò che si fa a livello tecnico è un modo per poter misurarsi a livello ottimale nella propria professione.
Nel nostro mondo condiviso non ci si può più permettere di agire da soli. Con chi costruire alleanze per rispondere alle esigenze del mercato di oggi?
Nel mio lavoro stringo collaborazioni con diverse professionalità e con i clienti. La cosa bella di tutto questo sono gli stimoli continui che nascono proprio da queste alleanze e non più semplici collaborazioni, perché trovo che saper creare una squadra dove ognuno ha la sua competenza è molto efficace.
In molte situazioni senza un buon gioco di squadra è difficile andare avanti da soli, soprattutto se l’idea o il progetto è ambizioso.
Trovo interessante la capacità di intrecciare i diversi obiettivi per creare qualcosa che sia utile alla società e che guarda alle esigenze del mercato che è molto complesso e ci chiede di tenere d’occhio tanti ambiti.