Nicola Bovoli
Il libro promosso in edicola.
Nel 1969 è stato assunto dalla Rizzoli Editore dove ha lavorato fino al 1982 ricoprendo incarichi di rilievo, prima nell'ambito della Direzione Commerciale Periodici (diffusione - responsabile ufficio pubblicità - direttore marketing) poi nell'ambito della Divisione Periodici (Editore Incaricato periodici maschili e famigliari) ed infine dal 1978, nell'ambito della Divisione Internazionale (capo progetto responsabile della "Rizzoli Publicaciones" a Madrid e Amministratore Delegato alla Direzione Commerciale della C.R.E.A. - Abril a Buenos Aires).
Nel 1982, sviluppando una scelta imprenditoriale che meditava da tempo, Nicola Bovoli lascia il Gruppo Rizzoli/Corriere della Sera per formare un proprio Gruppo specializzato in consulenza e gestione operativa nell'ambito del Marketing editoriale: acquista una partecipazione nella "Consuledis" di Antonio Alberti (specializzata in consulenza e ricerche editoriali) e nella "Nuova Meeting" (Agenzia di promozione specializzata nel settore editoriale). Crea anche altre aziende specializzate nei vari rami del marketing (Publisponsor - RP Studio - Speedy - Solving - Edimail - Mediolanum editori) facendole tutte confluire nell'ambito di un unico gruppo che, a partire dal 1983 ha collaborato con la maggior parte degli editori italiani contribuendo alla realizzazione di azioni di marketing di grande successo:
• dalle promozioni interattive computerizzate (Bingo - Portfolio – Supertesoro - Las Vegas - Summer card - Prima Pagina - ecc.) alle campagne abbonamenti (Periodici Rusconi - Sole 24 Ore - Athesis - La Stampa);
• dagli Studi e Ricerche sui contenuti editoriali (R.C.S. - Il Giorno – Il Messaggero) allo sviluppo di nuove tecniche di comunicazione basate sull'infografia (Graphic Press);
• dalle promozioni editoriali (GuidExpress & Passaporto Europeo per il Corriere della Sera) allo sviluppo di sistemi alternativi integrati di diffusione dei quotidiani e periodici (Journomat);
• dalle prime applicazioni di interattività televisiva ("Quizzy" per Canale 5, Rete 4 e Italia 1) ad un sistema integrato di interfaccia telefonico e telematico ("Interactive Television" per Italtel)
• dallo sviluppo di nuove idee promozionali basate sulla multimedialità (CD audio, CD rom e DVD in vendita abbinata a quotidiani e periodici) alla riscoperta di strumenti tradizionali come i libri: (Biblioteca di Repubblica: "Il Novecento"; Biblioteca dei Ragazzi per il Gruppo Poligrafici; Biblioteca del pensiero Liberale di Libero; Biblioteca dell’Arte, Storia del XX secolo ecc).
Dopo una necessaria ristrutturazione, dovuta alla crisi che ha investito il settore della comunicazione nei primi anni '90, dal 1993 tutte queste attività sono svolte in Italia nell'ambito della "Euromeeting Italiana”, che fa ora parte di “Cherrypicker communication network”. Recentemente infine, con la propria società di consulenza editoriale Consuledis ha raggiunto un accordo di collaborazione con InnovAtion Media Consulting Group per lo sviluppo di attività di consulenza editoriale a quotidiani e Periodici italiani e stranieri.
Nel 1946 al termine del conflitto mondiale, con tanta fame repressa di libertà di stampa, si vendevano in Italia 6 milioni di copie: le stesse di oggi, in piena era della tecnologia e della (non)cultura televisiva.
Comunque nel mondo della carta stampata qualcosa è successo. Nel 2001 i lettori accertati (fonte FIEG) erano 19.496.000. nel 2005 sono diventati 20.946.000.
Per leggere questi numeri sarà utile mettere in conto alcuni fatti:l’incremento dei lettori giovani, l’entrata del giornale a scuola e poi imposto in famiglia. E qualche aiutino è arrivato anche dalle promozioni del prodotto editoriale. Cut price, abbinamenti, gadget, VHS, DVD sommati al cartaceo. Ma il fattore scatenante può identificarsi nella combinata libro-giornale.
Già, come si può raggiungere un popolo di non lettori sul doppio binario?
Nicola Bovoli ha avuto la prima intuizione, ha ipotizzato il lettore che vale doppio. Ci ha creduto, ci ha provato. Con questi risultati: 1 milione di libri venduti in una settimana con La Repubblica, 150.000 copie al seguito dei “Romanzi dei ragazzi” con il gruppo La Nazione-Il Resto del Carlino...
A quando risale il primo lancio?
Nel 2001, con La Repubblica. C’era già stato un precedente fortunato negli anni ’80 con i giochi a premio(Portfolio, Bingo). Ma il primo successo editoriale della storia è stata la Biblioteca del ‘900: 100 romanzi, una selezione ad ampio spettro che rappresentava tutta la letteratura moderna, autori italiani e stranieri. A copia: 4,90 euro. Davvero...prezzo popolare.
Quali i criteri di scelta delle opere da proporre in edicola?
Premessa: è il giornale che consiglia il lettore. E il lettore si fida. Proprio per questo la scelta dei titoli è stata ispirata da un collegio di esperti, che fanno capo al giornale. Altro fattore decisivo: la determinazione del prezzo all’origine, la capacità di neutralizzare i diritti d’autore...
Altri best seller?
L’Enciclopedia, sempre in abbinamento a La Repubblica. In questo caso il prezzo è salito a 12,90 euro a volume.
Ma il lettore era consapevole di poter costruire una biblioteca di qualità a metà prezzo del valore effettivo...
Il fenomeno ha ancora margini di crescita? Trattasi di un caso italiano o l’idea funziona anche all’estero?
La priorità è stata de La Repubblica. Ma pressoché tutti i principali quotidiani e periodici sono entrati in scia e continuiamo ad assistere a lanci più o meno fortunati. Vedi locandine in edicola, pubblicità TV a frequenza settimanale. Per quanto concerne l’export riferisco questo dato illuminante: la “Biblioteca del ‘900” di Repubblica è stata venduta in 26 Paesi, tradotta in 20 lingue.