Fabrizio Bernasconi
General Manager RBA Design
Profilo d’Azienda
La realtà di Rba si sta evolvendo. Grazie all’evoluzione di media e tecnologie, un’agenzia di branding deve assumersi la responsabilità di un ruolo chiave come guida per la marca nel mercato, prendendosi cura del consumatore in modo che questi risponda sempre in modo positivo alle sue aspettative. Solitamente partiamo da un’identità unica, declinabile poi in diversi tipi di contatto sui differenti mezzi a nostra disposizione. Sono attualmente presidente di PDA Italia. Mantenendoci fedeli ai suoi valori base siamo attualmente impegnati nel costituire un forum internazionale per la condivisione di esperienze e di informazioni per le conoscenze relative al branding consulting e al project design. Oggi fanno parte di PDA una settantina di agenzie in tutta Europa e siamo presenti in 17 paesi. Le agenzie nate per il packaging, mantengono questo aspetto come core-business ma insieme a noi hanno allargato i propri orizzonti avvicinandosi alla brand identity. Oggi lo scopo di tali agenzie è proprio quello di guidare la marca nel mercato. In alcune delle nostre iniziative, soprattutto nei nostri due congressi annuali, parliamo di branding e degli strumenti che la marca ha a disposizione, concentrando il nostro interesse anche sul design. Attualmente stiamo sviluppando il sito di PDA, che per ora è puramente informativo ma che vorremmo implementare e rendere più tematico. Questa iniziativa importante vuole far sì che questo sito diventi punto di riferimento sulla rete per quello che concerne il design di marca.
I progetti premiati
Iniziamo da “Knorr”. Questo è un progetto di restyling importante. La mossa vincente è stata quella di trovare per il packaging un segno forte, unico, distintivo, una key visual che andasse a rappresentare una serie di prodotti importanti quali in questo caso i risotti garantiti da una marca quale Knorr. L’idea portante è stata l’identificazione della R che andava a rafforzare il nome di una linea di risotteria che risultava essere propria della marca. Abbiamo creato così un tratto unico che richiamasse il valore della gastronomia italiana. La fortuna di questo progetto sottolinea l’importanza di essere partiti da un’idea di packaging vincente.
Passando a “Grappe Gancia” va detto che lavoriamo per Gancia da diversi anni, è un nostro cliente oramai consolidato. Anche questo è stato un progetto interessante trattandosi di un brand, Cantine Gancia, che abbiamo appositamente creato per rivolgerci alla grande distribuzione. Era necessario ideare un marchio che veicolasse con enfasi determinati aspetti di tradizione, di esperienza e di qualità. Il premio ottenuto riconosce quindi un valore che si pone tra tradizione, modernità e innovazione.
Per quanto riguarda invece le Grappe Cresule, si è trattato di un progetto nato da un’idea molto interessante, dal naming stesso del prodotto. Infatti il nome della linea rimanda al mito di Creso. Abbiamo giocato su questo mito per trovare elementi simbolici come monili e gioielli che carat-terizzassero i diversi prodotti. Ci sono dunque tre tipologie di grappe con tre segni differenti, tutti coerenti con questa idea di preziosità. Nello sviluppo finale l’immagine è risultata quindi molto pulita, molto lineare.
Infine è stato premiato anche il progetto “Grok”. Si tratta di un prodotto straordinario, davvero inno-vativo, così come è innovativa la sua identità. Si tratta infatti di formaggio soffiato al 100%, con comodità di utilizzo come snack, e consiste in palline di formaggio. Il potere nutrizionale risulta però essere maggiore rispetto agli snack tradizio-nali, siamo di fronte allo snack più sano che esista perché è composto di solo formaggio. Otto palline di Grok equivalgono ad un bicchiere di latte, quindi il prodotto rappresenta una soluzione straordinaria per la merenda soprattutto per il target più giovane. Questo prodotto è stato introdotto nel mercato da poco ma sta già ricevendo un apprezzamento diffuso e il packaging lo ha aiutato ad essere distintivo e insieme molto coerente col posi-zionamento.
Una considerazione ed un augurio
Nel nostro campo d’attività dobbiamo sempre pensare che oggi, ad esempio, il 75% delle decisioni di acquisto avviene all’interno del punto vendita. Le marche appartengono ai consumatori ancor prima che alle aziende. La marca spesso non è quello che si pensa che sia, ma quello che gli altri pensano che sia.
Io credo che nel mercato italiano ci siano delle grandi opportunità soprattutto perché il lavoro sulla marca non è stato sviluppato in maniera del tutto completa. Ci sono ampi margini di miglioramento che ci porteranno a crescere e distinguerci nel mercato. Dobbiamo in quest’ottica essere sempre più orientati alla marca e al cliente. Mi auguro che sia presto possibile lavorare in profondità sulla marca e capire il valore aggiunto che si ottiene con la buona sintonia instaurata tra agenzia ed azienda”.