Mariangela Michieletto
Direttrice scientifica dell’Archivio Nazionale Cinema d’ Impresa-CSC a Ivrea.
"Saluto tutti e ringrazio per l’invito. Questa è una delle prime occasioni in cui presento il nuovo Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa, inaugurato lo scorso 21 novembre a Ivrea e nato grazie ad una convenzione istituita tra il Centro Sperimentale di Cinematografia, Regione Piemonte, Telecom e Comune d’Ivrea.
Abbiamo cominciato raccogliendo collezioni di grandi industrie come Fiat e Montedison, attualmente già depositate presso di noi, importanti imprese italiane che hanno cominciato molto presto a documentare la propria vita con filmati e documentari industriali.
Facendo altri esempi, attualmente sta arrivando la collezione Olivetti, mentre abbiamo già le collezioni di: Enea, AEM (Azienda elettrica milanese), Innocenti, Breda e di due grandi case di Produzione quali la Recta film e la Filmmaster.
Il documentario industriale è un filmato commissionato da un’impresa, non con il diretto fine pubblicitario di vendere uno specifico prodotto, ma di spiegare le modalità di produzione e di documentare le molteplici attività dell’industria committente..
Possiamo così definire le sette categorie del documentario industriale solitamente presentato ai festival specifici del settore:
1 - film su temi industriali di interesse generale e diretti ad un pubblico generale
2 - film che presentano una specifica produzione e diretti ad un pubblico generale
3 - film che contribuiscono al prestigio di un settore industriale o di un’impresa, destinati ad un pubblico generale
4 - film su particolari materiali o lavorazioni industriali destinati ad un pubblico specializzato
5 - film didattici e scientifici
6 - film per la formazione della classe dirigente e del personale
7 - film per la prevenzione di infortuni, malattie
Tra queste categorie manca il film pubblicitario.
Ma il documentario industriale di fatto vuole vendere l’immagine di un’azienda e della sua produzione e vuole formare una categoria di pubblico con specifiche conoscenze, per fare in modo che acquisti successivamente il prodotto visto nei filmati.
Un’altra possibilità è considerare come cinema industriale, cinema d’impresa tutta la produzione filmica relativa ad un’azienda, includendo in questo modo anche la pubblicità.
Nella selezione di filmati presentati questa sera abbiamo visto, tra gli altri, un carosello sul Moplen della Montedison, uno spot della Fiat con i Brutos e la pubblicità dell’Innocenti con Kuko il leoncino, disegnato da Bruno Bozzetto.
Cosa accomuna le nostre collezioni? Una cosa molto importante. Sono Made in Italy, per citare il tema dell’incontro, e ci offrono uno spaccato interessantissimo della società e del momento in cui sono stati prodotti. Ci fanno capire le tendenze dell’epoca, il pubblico a cui ci si rivolgeva e ciò che il pubblico si aspettava.
In questa selezione di filmati, la maggior parte dei quali prodotti negli anni sessanta, abbiamo visto diverse tecniche di animazione. Le ombre cinesi in particolare hanno un buon effetto cinematografico.
Questi spot pubblicitari sono un’importantissima testimonianza storica che presenta molteplici chiavi di lettura. Personalmente come archivista potrò fornirne qualcuna, come addetti al settore della pubblicità voi potrete invece leggerli in maniera più ampia, per cui lascio a voi ulteriori interpretazioni..
Nel nostro archivio sono presenti svariati marchi per ogni sezione merceologica: settore alimentare (Findus, Algida, Perugina, Colussi, Cipster, Centrale del latte di Roma, caffè Caramba, Bauli, Vismara, Barilla), mezzi di trasporto (Fiat, Piaggio, Ford, Innocenti, Honda, Alfa Romeo, Magneti Marelli), prodotti di bellezza (Cleanex, Gillette), prodotti per la pulizia per la casa (Bio Presto) e altre sezioni come agricoltura, ricerca sul cancro,ecc. L’elenco sarebbe molto lungo e l’ho sintetizzato brevemente per farvi venire voglia di venirci a trovare. Le collezioni sono consultabili in sede, basta contattarci e dirci cosa vi interessa. La lista è molto più ampia di quella citata. Grazie e arrivederci."