Giorgio Savoia
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Ispirazione e produzione creativa. L’ispirazione ci accompagna, e come si dice non dà preavvisi, la produzione spesso conferma le idee e il lavoro di team produce sempre i migliori risultati.
Giorgio Savoia
Direttore Creativo Esecutivo
Jinglebell Communication
Come nasce l'ispirazione, per un creativo di oggi? Dove traiamo la nostra "ispirazione" che ci porta a rivelare ciò che esiste ma è nascosto?
L’ispirazione può arrivare in qualsiasi momento o situazione. A volte è sufficiente lasciar libera la mente di vagare, non obbligando il cervello a concentrarsi su un singolo pensiero o su un singolo problema. Personalmente la soluzione geniale al problema di turno la trovo quando meno me la aspetto, o meglio, quando meno la cerco. Ciò che si tende spesso a sottovalutare nel processo creativo è l’importanza della pratica: nel mio caso l’attenzione ai particolari (il suono di un’affettatrice come l’intenzione di una frase di Gassman in un vecchio film), e ovviamente l’esperienza, mi hanno reso capace di rendere reali in maniera convincente le idee dei miei clienti. Tutti hanno intuizioni: il difficile è declinarle in maniera credibile e trasmetterle efficacemente al proprio interlocutore, sia all’Agenzia che al suo Cliente. Solo la pratica permette di trasformare un’ispirazione in una realtà che stupisce, che si parli di pittura, ma anche di sound design o del taglio creativo che dai a un radiocomunicato. Del resto, come diceva Enzo: “Ci vuole orecchio”.
Come riconoscere la consapevolezza delle proprie competenze nel nostro ambito lavorativo? Come misurarsi con questo aspetto nello svolgimento dell'attività professionale?
Viviamo in un mondo i cui i dati sono al centro di tutto. Ogni parametro è misurato ed esistono infiniti strumenti per valutare numericamente l’efficacia del proprio lavoro. La difficoltà sta nell’analizzarli a freddo, e quindi trovare il tempo per mettere da parte la routine quotidiana e valutare i risultati raggiunti. Ma anche a caldo, perché i sorrisi che riesci a strappare in sala di registrazione ti fanno capire che sei già a metà dell’opera. Perché la consapevolezza delle proprie competenze obbliga anche a rinunciare ad obiettivi che sulla carta sembravano a nostra portata, dando magari la priorità a mete che sembravano irraggiungibili prima di un’analisi ponderata. Io preferisco passare tempo a inventare suoni o ad ascoltare i provini di voci nuove e sconosciute, piuttosto che guardare il grafico del fatturato, come quello che appare sempre alle spalle del capo, nelle barzellette della Settimana Enigmistica.
Nel nostro mondo condiviso non ci si può più permettere di agire da soli. Con chi costruire alleanze per rispondere alle esigenze del mercato di oggi?
Nell’era del COVID19 le alleanze più importanti sono proprio quelle con i colleghi. La comunicazione interna era già al centro di una pesante opera di rinnovamento, grazie a nuove piattaforme e processi lavorativi. Il 2020 ha accelerato quest’opera. Prima ancora di cercare alleanze fuori dalla propria azienda, è fondamentale assicurarsi che ci sia il supporto reciproco di chi abbiamo intorno. Approfittando magari di questo momento per dimenticare antichi rancori che non portano mai da nessuna parte.