Anna Puglisi
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Ispirazione e produzione creativa. L’ispirazione ci accompagna, e come si dice non dà preavvisi, la produzione spesso conferma le idee e il lavoro di team produce sempre i migliori risultati.
Anna Puglisi
Responsabile Comunicazione, Content marketer, Copywriter Free-Way
Come nasce l'ispirazione, per un creativo di oggi? Dove traiamo la nostra "ispirazione" che ci porta a rivelare ciò che esiste ma è nascosto?
A mio avviso, è necessario avere un metodo per stimolare la propria ispirazione perché le idee molte volte devono essere sviluppate secondo timing precisi e scadenze nel nostro lavoro.
Da un lato è necessario tenersi sempre curiosi, studiando, contaminandosi con saperi, film, libri e hobby affinché la nostra mente sia sempre proiettata verso nuove idee e punti di vista.
Dall’altro lato, quando “dobbiamo” trovare l’ispirazione è necessario avere un metodo per stimolare nuove idee: a mio parere prima è necessario studiare e cercare materiale in un brainstorming di contenuti e saperi, poi si passa a ri-concettualizzare e razionalizzare i vari spunti che si sono raccolti in prospettiva dell’obiettivo e - soprattutto quando facciamo sedimentare queste informazioni - l'idea spunta, si presenta in maniera chiara e lucida. Era già lì fra i nostri appunti e pensieri, ma ora è netta e dà senso al lavoro da svolgere.
Come riconoscere la consapevolezza delle proprie competenze nel nostro ambito lavorativo? Come misurarsi con questo aspetto nello svolgimento dell'attività professionale?
Comprendere le proprie competenze e averne consapevolezza è fondamentale per essere sempre professionali con colleghi e clienti di quello che si può fare "oggi".
Misurarsi con questa consapevolezza poi porta a crescere, soprattutto nell'ambito della comunicazione e dei contenuti: il mondo è in costante evoluzione, è necessario quindi andare oltre ai propri limiti, le proprie visioni e al modus operandi per cimentarsi in nuove esperienze e strumenti, è necessario rimettersi in moto ogni giorno, aumentando le proprie competenze e sviluppando nuova consapevolezza di sé stessi. Non c'è mai un punto di arrivo nel nostro lavoro a mio parere.
Lo stesso discorso vale per le organizzazioni e le agenzie di marketing come quella in cui lavoro oggi: i progetti e le strategie che presentiamo ai clienti devono essere il frutto di una consapevolezza di cosa si può progettare e dove investire per accrescere le competenze interne ed essere quindi più strategici.
Riconoscere la consapevolezza delle proprie competenze e continuare a misurarsi con l’esterno porta a crescere e a lavorare sempre al meglio.
Nel nostro mondo condiviso non ci si può più permettere di agire da soli. Con chi costruire alleanze per rispondere alle esigenze del mercato di oggi?
L'alleanza è dentro e fuori da un'organizzazione. Quando si lavora in un'agenzia di marketing infatti è importante come professionista "allearsi" con i colleghi di altre divisioni interne per completare e rendere migliore un progetto. Il lavoro di gruppo stimola sempre un co-learning: ci si contamina con le rispettive competenze, si impara e si crea ogni volta un progetto unico per il cliente.
L'alleanza è anche fuori dall'agenzia: è la capacità di creare rete per rispondere con maggior solidità alle esigenze del mercato di oggi.
L'alleanza può dare completezza a un progetto e spesso è proprio il risultato di un'ispirazione prima e di una consapevolezza poi.