Elena Cima
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Ispirazione e produzione creativa. L’ispirazione ci accompagna, e come si dice non dà preavvisi, la produzione spesso conferma le idee e il lavoro di team produce sempre i migliori risultati.
Elena Cima
Owner Elena Cima
Come nasce l'ispirazione, per un creativo di oggi? Dove traiamo la nostra "ispirazione" che ci porta a rivelare ciò che esiste ma è nascosto?
Nel processo creativo in genere e, soprattutto, in quello inerente all’elaborazione concettuale mirata richiesta in comunicazione, l’ispirazione è un elemento metabolizzato di provenienza ignota, il ponte che funge da raccordo e accordo tra il bacino dei molteplici elementi a nostra disposizione e la “soluzione”, ovvero il raggiungimento dell’obiettivo.
Ispirazione è “il trarre spunto” e si può ricevere da tutto ciò che ci circonda. La didattica che insegna a razionalizzare il percorso creativo, spiega “il modus operandi” di tale processo creativo, ma non la fonte ispirazionale. Maggiore è la conoscenza, frutto di cultura personale, esperienza, apertura al nuovo e al diverso; maggiore sgorga “l’humus” dal quale può nascere la corretta “linea di congiungimento”.
La contaminazione tra bacini differenti è una risorsa che ritengo essenziale: significa, non solo tra materie o argomenti, ma anche tra tecniche espressive diverse: figurative, parola o musica e approcci emozionali. Principale dovere di ogni team creativo è amplificare “l’angolo di apertura” al “tutto” che è innanzitutto un dovere umano, ovvero quello di nutrire il proprio essere affinché sia libero di scegliere tra più opportunità. Più conoscenza equivale a maggior libertà di scelta. Questo processo graduale è insito o stimolato, ma dev’essere un “continuum” onnivoro.
Questo è la ragione per la quale un Professionista riesce a declinare la creatività in ambiti, target e merceologie differenti. La creatività è figlia dell’ispirazione, entrambe concetti immateriali, per questo mi sono permessa di darne una definizione astratta e applicabile in ogni tempo.
Come riconoscere la consapevolezza delle proprie competenze nel nostro ambito lavorativo? Come misurarsi con questo aspetto nello svolgimento dell'attività professionale?
Essere consapevoli è il maggior auspicio che si possa avere ed augurare. La consapevolezza è fondamentale in qualsiasi processo di elaborazione ed è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi propri e del Committente. Anch’essa, come l’ispirazione, affonda le sue radici nella conoscenza ma, differentemente dall’ispirazione, non quella da generale ed astratta, bensì dall’analisi esperienziale e dallo sviluppo di elementi concreti, pragmatici, terribilmente terreni.
Nella nostra professione, dove siamo uno dei canali essenziali che favoriscono il processo di crescita del Cliente, la consapevolezza non si limita al valore di quello che siamo o dei nostri limiti, bensì si allarga alla visione d’insieme del mercato a cui facciamo riferimento. Il marketing è spesso erroneamente percepito come sinonimo di creatività espressiva e sinonimo di comunicazione, ma questi aspetti appartengono alla branca operativa.
Consapevolezza in comunicazione significa capire non solo il target di riferimento o le analisi del mercato, ma comprenderne le dinamiche specifiche del settore di riferimento come le modalità nella contrattazione, l’approccio alla vendita e le dinamiche attuate nella competizione. L’errore imperdonabile di un professionista è quello di non contestualizzare il suo operato, magari creativamente perfetto ed in target, nelle dinamiche ben più ampie di un mercato globalizzato ed enorme. Per questo ritengo sia di fondamentale importanza avere sempre un approccio che dedica molto tempo alla consulenza. Essa permette di identificare un focus più mirato ed avere consapevolezza utile.
Nel nostro mondo condiviso non ci si può più permettere di agire da soli. Con chi costruire alleanze per rispondere alle esigenze del mercato di oggi?
L’alleanza è un patto di unione che permette maggiore efficienza ed efficacia. La selezione degli alleati e la nascita di un team sono subordinati al variare degli intenti ed al raggiungimento specifico del risultato prestabilito. Nella nostra materia, dove la verticalizzazione delle competenze è estrema e differenziata, l’alleanza è fondamentale per la riuscita di qualsiasi progetto.
Rispetto alle dinamiche internazionali di altri Paesi e con la crisi economico-strutturale in atto, purtroppo alleanza non è sinonimo fedeltà. Inoltre, seppure il team è determinante quando coeso e professionalmente valorizzato, esso tende a sottovalutare le complesse dinamiche globali alla base del rapporto fiduciario che si instaura tra l’azienda fornitrice del servizio ed il Cliente.
E’ molto più facile stringere alleanze per competenza, che quelle nate da fiducia e stima guadagnati nel tempo, sul campo d’inverno e non solo nella bella stagione. Quelle sono le uniche su cui puoi sempre e comunque contare.