Elisabetta Nardelli
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Elisabetta Nardelli
Marketing & Communication Manager presso Neologistica.
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Non è mai semplice trovare la via giusta per veicolare e sviluppare un contenuto di valore, specialmente se si parla di B2B. Solitamente io mi affido ad una tecnica di marketing pubblicitario, definita laddering, per la scelta della tipologia di contenuto da trasmettere. La tendenza attuale risulta essere quella di costruire contenuti il più possibile oggettivi e pratici, che forniscano delle soluzioni o diano degli spunti all’utente. Essere autoreferenziali appare sempre più come un ostacolo nella comunicazione con il target di riferimento.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
Se si parla di utente B2C i social sono sicuramente il mezzo più indicato per ingaggiare l’utente attualmente. Anche se spesso può rappresentare un boomerang, come nei casi riguardanti il mondo dei trasporti o nei casi in cui si arrivi ad annoiare l’utente. Se pensiamo, invece, al mondo B2B a mio avviso il content marketing prende la strada degli eventi, quindi sì social, ma reale e non virtuale! E’ fondamentale trovare le giuste modalità per “raccontarci” ai nostri clienti creando esperienze. Esperienze sicuramente con una volte valenza professionale, ma che sappiano anche scatenare una grande emotività, in modo da lasciare il segno. Mostre fotografiche, esperienze interattive, insomma tutto ciò che faccia sia vedere da vicino sia toccare con mano, veicolando contenuti importanti e fondando il tutto su un forte impatto emotivo. Ecco che allora se ne potrà parlare nei social e condividere, così, emozioni e ricordi.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Alcuni fra i più gravi errori in comunicazione, a mio avviso, sono:
-Paragonarsi alla concorrenza direttamente: non è necessario ribadire quanto “brutti e cattivi” siano i nostri concorrenti. Se noi siamo bravi e lo dimostriamo sarà sufficiente, senza dover utilizzare termini di paragone.
-Veicolare troppi messaggi: la strategia di comunicazione deve essere stabile e ben definita. Non ha alcun senso confondere l’utente con 1000 messaggi tutti diversi fra loro. Cerchiamo di posizionarci nella sua mente in maniera chiara e decisa.
Ci sono stati recentemente dei casi che hanno coinvolto grande aziende su Social Network come Facebook, dalle Ferrovie alle grandi case cosmetiche, fino a case automobilistiche o grandi riviste che spesso tentano di cavalcare l’onda dell’attualità ma ricadono in battute sessiste, discriminanti o di cattivo gusto… insomma sbagliando si impara!