Gianfranco Virardi
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Gianfranco Virardi
Strategic Copywriter, autore, docente
Fondatore della web community, creativitaitaliana.it
Il viaggio non può fermarsi perché una volta arrivati a “destinazione”, inizia l’avventura. C’è un mondo da scoprire in ogni mercato in cui andiamo a interagire. Mi piace immaginare il mercato come un luogo in moto perpetuo, in cui l’azione di un singolo operatore produce effetti a catena, con reazioni allargate e a volte imprevedibili.
Appena la nostra azione arriva a “destinazione”, lo scenario cambia e subito dobbiamo “muoverci”, agendo nuovamente. In particolare, il messaggio che arriva al pubblico obiettivo apre una relazione e le relazioni, per mantenersi, vanno alimentate con un flusso continuo di azioni e di risposte.
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Guardiamo le cose con occhi diversi. Ci immergiamo nella realtà del Cliente, senza lasciare che la stessa limiti il nostro campo visivo. Analizziamo la situazione, studiamo i dati, ci confrontiamo con le ricerche e poi seguiamo la forza delle idee. Se sono forti producono le risposte desiderate. Occorre poi cogliere queste risposte e continuare il dialogo.
Senza sosta, mantenendo vivo l’interesse, sempre. Per farlo ci vuole impegno e metodo. Oltre agli strumenti tecnici per la verifica dei feedback, occorre mettersi in gioco indagando sul campo, osservando il comportamento delle persone, ascoltandone le opinioni. In questo modo le nostre azioni producono risultati concreti. Fanno aumentare le vendite, migliorano l’immagine, influenzano i comportamenti.
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
Siamo disposti a seguire il content marketing di marca nella misura in cui lo stesso soddisfa il nostro interesse personale, che varia in base al momento che stiamo vivendo e alla nostra esperienza. In generale il content marketing di marca deve seguire una linea coerente e autonoma, che parla ai fedelissimi e ai novizi.
I social sono sicuramente un canale che favorisce un certo tipo di condivisione, ma ritengo che per ingaggiare l’utente in modo efficace serva il giusto media mix. L’affollamento dei messaggi sul web sta diventando un aspetto critico e la creatività, da sola, non basta per emergere. A mio parere occorre lavorare su un piano combinato di canali, scelti in base al pubblico che vogliamo raggiungere.
Quali sono gli errori da non commettere in comunicazione?
Provo a darvi il decalogo degli errori da non commettere in comunicazione:
1 – Fare false promesse;
2 – Usare un linguaggio non adatto al destinatario;
3 – Essere complicati e confusi;
4 – Risultare eccessivi;
5 – Non sostenere la promessa con i fatti;
6 – Non offrire canali di risposta, approfondimento, confronto;
7 – Presentarsi come gli altri;
8 – Vendere il prezzo;
9 – Non avere una storia da raccontare;
10 – Comunicare senza carattere.
Riguardo ai casi eclatanti e quelli borderline nel nostro paese, ne vedo ogni giorno. Individuo gli errori, penso al danno che producono e poi li cancello dalla mente. In alcuni casi non ci riesco. Ritengo sbagliata la comunicazione di alcuni brand che sono diventati talmente simili nell’approccio, al punto da confondere il pubblico che non sa più distinguerli. Cito per tutti, lo storico duello tra Duracell ad Energizer e la stessa cosa sta accadendo anche nel settore delle acque minerali.