Glenda Allasia
Il viaggio del Messaggio: Dal brief in poi il messaggio vive diversi processi creativi che fanno in modo che una volta arrivato a destinazione, il viaggio non si fermi...
Glenda Allasia
Socio unico, fondatrice ALL ADVERTISING
Quale metodo deve perseguire il professionista per sviluppare un contenuto di valore che arrivi al destinatario del messaggio e che da lì riparta per prendere nuova vita?
Noi partiamo analizzando l'obiettivo dell'azienda e quindi lo trasformiamo in comunicazione al consumatore. In questo esempio c'erano tantissimi messaggi per comunicare la partnership di Ferrero con Expo2015: CHI è e in COSA CREDE Ferrero.
Abbiamo pensato di portare la massima semplicità nel Key Visual: poche parole chiave, colori netti a dividere i 3 messaggi, alcuni big brand iconizzati e un richiamo visivo nella scelta dei colori con quelli del logo di Expo2015. Questo un brevissimo sunto di un progetto durato quasi un anno! Grazie per la tua curiosità.. è la nostra benzina!
Oggi in quale misura siamo disposti a seguire il content marketing di marca? I social favorendo la condivisione sono il canale ideale per ingaggiare l’utente?
Sì, oggi siamo disposti a seguire il content marketing di marca. Credo che Sì, i social favoriscano la condivisione, ingaggiando l’utente. La cosa fondamentale per il responsabile della marca è permettere agli editori, di comunicare in maniera differente dal media classico. Spesso si cade nell'errore della comunicazione integrata, mentre lo stesso messaggio utilizzato per spot tv o pagine stampa, pubblicato su un social, diventa noioso e invisibile. A volte bisogna essere un po' più irriverenti e meno istituzionali per essere visti, oppure avere un contenuto editoriale talmente di qualità, da essere commentato per la sua utilità sociale.
Riassumendo, per far comunicazione sui social, ritengo ci siano 3 macro-strade:
- occorre avere un'immagine particolarmente d'impatto, anche senza parole, parlo di bellezza visiva, illustrazione o fotografia
- una comunicazione molto ironica, per far sorridere, o comunque creare l'immedesimazione del lettore nella scenetta/battuta
- pubblicare un testo di elevata qualità nei contenuti, di interesse sociale. Per la seconda domanda, riguardante gli errori da evitare in comunicazione, ritengo che il mezzo che si utilizza si rivolge ad un target specifico.
Per parlare ad un target specifico, il "colore" e il "tono" della comunicazione non dovrebbero essere appiattiti dal Come vuole/deve comunicare la marca. La marca deve capire il Cosa vuole comunicare, e capire che meno messaggi lancia, più è semplice, più ha possibilità di essere compresa. Spesso comunicazioni non efficaci sono dovute a forzature poiché Il Come una marca comunica andrebbe demandato ai creativi che lavorano per questo.
La marca deve capire il Cosa! Spesso chi lavora su una marca impone un modo di comunicare che non lascia possibilità di creatività e sperimentazione. Solo piccoli pensieri personali, oggi sono tutti creativi, tutti blogger, tutti fotografi, e questa spinta a voler essere tutti professionisti della comunicazione porta un po' di confusione anche a chi ci lavora da anni e con conoscenza approfondita.
Voler comunicare tanto è comunque meglio del mutismo, in fondo, comunicare è anche passeggiare con un cappello giallo per strada, per esprimere la propria felicità, nonostante la pioggia.