Elena Cima
Small is the new big: uno spunto di riflessione di tendenza nell'attuale mondo della comunicazione.
Elena Cima
Founder ADGROUP
Piccolo è il nuovo grande. Come interpretare questa nuova valenza messa in risalto da Seth Godin, scrittore di successo e guru del marketing?
Osservare, capire, sentire e poi agire.
Gli strumenti convenzionali sono mutati per l’inevitabile adattarsi, modellarsi alla nuova realtà. Esprimersi, comunicare, combattere, proporre, vendere: tutto è mutato. Superfluo parlare della congiuntura economica in corso, del mercato concorrenziale globalizzato che si rapporta a Paesi con specificita’ complesse. E’ da tempo che osserviamo. I nostri sforzi sono imposti dagli stessi sacrifici che chi si affida a noi si trova costretto ad affrontare ogni giorno. Appreso, compreso e studiato a chi dobbiamo comunicare e cosa, abbiamo il dovere di farlo nel miglior modo possibile. Ottimizzare. Per farlo al meglio, Godin esce dagli schemi convenzionali. La mia personale interpretazione è che alla base delle sua “rivoluzione” abbia inserito l’elemento “sentire”. “L’Empatia” diventa l’elemento rivoluzionario ed imprescindibile nell’affrontare il mercato, porre questa connotazione imprevedibile e soggettiva, così umana per comunicare ad altri umani.
La riduzione dei budget può portare all’ottimizzazione della strategia di comunicazione delle grandi aziende?
Comunicare è il nostro piacere piu’ grande. Ma sarebbe così bello, stimolante e appagante, se fosse solo liberta’ senza direzione? La strada stretta e difficile impone uno sforzo maggiore.
Questa è la sfida che il nostro cliente ci chiede di condividere, questa la prova richiesta, il nostro compito. Ricordo il titolo di un tema scolastico: “Goya. Il sonno della ragione genera mostri.” Mi persi in pagine e pagine per spiegare come cio’ fosse condivisibile, indispensabile perche’ il ragionamento, le conoscenze apprese, la logica sono indispensabili per il raggiungimento di un obiettivo, ma chiusi con “…anche il sonno del sentire genera mostri”. Per questo credo in questa rivoluzione dove il piccolo ci costringe ad uscire dagli schemi tradizionali e acquisiti e senza trascurarli, lasci posto all’imprevedibile. Semplice e immediato, ma imprevedibile.
Come le aziende seguono la tendenza dell’attenzione al singolo, al mercato one to one, ai social network per distinguersi nella comunicazione attuale?
Sono sufficientemente pratica e concreta da sapere che la cura del singolo nasce dall’esigenza di una fidelizzazione indispensabile a rassicurare, a consolidare l’acquisito. Questa è la realtà. Ma farlo credendoci è l’unico mezzo per ottenere un risultato. Sono sicura che questa prospettiva, tipica della storia della piccola e media impresa, fara’ molto bene alle grandi realta’. L’impersonalismo non è piu’ permesso in qualsiasi forma. Il mercato, le persone che lo costituiscono esigono un attenzione maggiore e premieranno chi sapra’ meglio comprendere i loro bisogni. Come sempre, nel medio e lungo periodo, il mercato premiera’ i migliori.