Greta Lomaestro
Small is the new big: uno spunto di riflessione di tendenza nell'attuale mondo della comunicazione.
Greta Lomaestro
Head of Digital PR Optimized Group
Piccolo è il nuovo grande. Come interpretare questa nuova valenza messa in risalto da Seth Godin, scrittore di successo e guru del marketing?
Piccolo è il nuovo grande: è come dire che meno è meglio. Parlando di Digital PR e Social Media da punto di vista contenutistico, certamente la sintesi è fondamentale: non è più tempo di cartelle stampa di dieci pagine e comunicati senza fine, nell’era del digitale bisogna scrivere poco e meglio.
Il fruitore del web è diverso dal lettore “cartaceo”: in Rete l’utente cerca informazioni chiare e utili, risposte alle proprie domande, non mero intrattenimento. Soprattutto quando si tratta di testi ottimizzati, al di là della lunghezza minima meglio indicizzabile da Google, è bene che gli articoli siano concisi e pregnanti, ricchi di info utili al lettore umano e strutturati in maniera corretta per il lettore-macchina – perché online si scrive anche per far piacere agli algoritmi!
Sui Social Media, questa esigenza di brevità è ancora più sentita: a parte i 140 caratteri obbligati di Twitter, troppo spesso si è costretti a leggere post di Facebook che sembrano più short tales… ecco, penso che qualsiasi utente lo trovi irritante, meglio frasi evocative che, in poche parole, sappiano divertire, coinvolgere e portare all’azione.
La riduzione dei budget può portare all’ottimizzazione della strategia di comunicazione delle grandi aziende?
Una buona strategia di comunicazione non si fa spaventare dalla diminuzione degli investimenti. Certo, è più semplice lavorare avendo alti budget per campagne PPC su Facebook, progetti a pagamento con i top bloggers e pubbliredazionali sui migliori media online… ma la sfida più stimolante del nostro lavoro è proprio riuscire a ottenere visibilità e risultati senza costi aggiuntivi, solo attraverso il costante lavoro di relazione e la qualità dei nostri contenuti.
Come le aziende seguono la tendenza dell’attenzione al singolo, al mercato one to one, ai social network per distinguersi nella comunicazione attuale?
Toccare nel vivo le persone, coinvolgerle su un piano privato e dare una risposta alle loro domande, pratiche o filosofiche che siano: questa è la via per arrivare al cuore, per comunicare un prodotto o un marchio in modo emozionale ed efficace.
Quello del web e, soprattutto, dei canali Social, è un pubblico protagonista, un utente che vuole parlare in prima persona e pretende che si comunichi con lui come interlocutore diretto. Creare una community significa proprio coinvolgere clienti o potenziali clienti, fino al punto di renderli amici e testimonial spontanei di un brand.