Stefano Pesaresi
Small is the new big: uno spunto di riflessione di tendenza nell'attuale mondo della comunicazione.
Stefano Pesaresi
Tourism & Streaming projects Adriachannel
Piccolo è il nuovo grande. Come interpretare questa nuova valenza messa in risalto da Seth Godin, scrittore di successo e guru del marketing?
Ci misuriamo ogni giorno con l'aumento del rumore di fondo nella comunicazione di un mondo veloce ed interconnesso, con le dinamiche interpersonali mediate dai social network, con l'always-on che crea infinite occasioni grazie a device estremamente personal. La sfida professionale è quella di saper cogliere l'attimo mentre si corre, di riuscire a comprendere il cambiamento restando in movimento. Oggi i fenomeni significativi da interpretare sono quelli che avvengono su piccola scala e ciò che dobbiamo fare per conoscerli è riprodurli mettendo in campo una bio-diversità creativa, una sorta di disturbo intelligente all'eco-sistema della comunicazione. Il nuovo pubblico oggi non è più rappresentato dai target di mercato, ma dai singoli individui. Il soggetto che da consumatore è diventato produttore di effetti. In questa direzione si concentra la mia maggiore attenzione soprattutto per quanto riguarda la produzione di contenuti per lo streaming video.
La riduzione dei budget può portare all’ottimizzazione della strategia di comunicazione delle grandi aziende?
Un budget ridotto impone azioni più efficaci e più impegnative perchè alza la pretesa di risultati del committente consapevole di non poter investire come in precedenza. Paradossalmente per il comunicatore può essere una occasione di crescita se riesce a dare risalto alle sue migliori competenze, a sciogliere le briglie e provare a muoversi su terreni poco o mai esplorati prima. L'effetto ottimizzazione può scaturire quando vengono poste sul tavolo soluzioni alternative in quantità, ci si libera dai preconcetti delle formule classiche e si riesce a garantire un elevato standard qualitativo.
Come le aziende seguono la tendenza dell’attenzione al singolo, al mercato one to one, ai social network per distinguersi nella comunicazione attuale?
Nel passato la comunicazione viaggiava su canali monodirezionali e imponeva i modelli di consumo da seguire. Oggi la trasmissione di contenuto è multidirezionale e in larga parte la fonte che origina l'atto comunicativo è il singolo individuo che racconta la propria esperienza personale. Quindi non solo risulta inefficace qualunque comunicazione attuale che non sviluppa relazioni sociali, ma addirittura corre il rischio di innescare fenomeni di feedback autodistruttivo chi non basa le proprie azioni sull'interazione con e fra i singoli individui. Uno dei settori nei quali il fenomeno è divenuto eclatante è quello dell'industria turistica. Qui ormai il mercato è totalmente in mano ai suoi utenti ed essi ne determinano gli andamenti su scala mondiale. I clienti sono diventati testimonial globali, il passa-parola è diventato comunicazione con effetti di massa, il vissuto emozionale e sensoriale della persona è passato da esperienza singola a fenomeno plurale. Anche in questo ambito ritengo strategico continuare ad affinare gli strumenti, le soluzioni ed i servizi per la comunicazione in streaming video ed in particolare quella fatta in diretta.