Valeria Pensabene
Qual è in Comunicazione il rapporto fra Creatività, Tecnologia e Formazione
Valeria Pensabene
Sales e Event Manager
International Advertising Association Italy
Member of Board of Directors
Come si rapportano oggi creatività e comunicazione?
In un mondo contraddistinto da linguaggi sempre più " abbreviati" e dove a tre anni si è già in grado di interagire con device di ultima generazione, è impossibile pensare che creatività e comunicazione si debbano solo rapportare. L’una ingloba l’altra.
Se il messaggio mediatico punta all’efficacia, la comunicazione che lo esprime deve essere dinamica, visiva e accattivante.
Come la tecnica e Tecnologia aiutano la creatività?
Purtroppo in Italia manca ancora una piena padronanza del digitale. C’è chi ritiene che basta avere un sito per essere nel digitale; se però un sito non è indicizzato, chi mai lo vedrà?
Credo nel futuro del social business. Spero che ben presto tutti sappiano cosa succede ai loro dati quando cliccano un “mi piace” su un social o quanto la propria azienda è profittevole, mettendo in relazione i dipendenti in una piattaforma social interna, in cui possano comunicare e in cui i CEO possano intravedere potenziali e criticità.
Il digitale sta cambiando faccia anche al mercato e in tal senso non possiamo dimenticare il -20% di investimenti sui media classici a favore di “questo” digitale “cheap and chic”, citando un famoso pay off.
Si può diventare creativi? Quale è l’importanza della Formazione?
Credo che la creatività sia un’attitudine innata. Ciò non esclude che si possa lavorare sull’apertura mentale e che lo studio possa portare a grossi risultati. Formazione sì, soprattutto sul campo, con particolare attenzione a quanto avviene fuori dal sistema Italia.
Come legare creatività a business in una Visione Strategica di agenzia-azienda?
Ho professionalmente avuto modo di operare sia in agenzia sia in azienda. Posso dire che ho sempre percepito una sorta di muro tra le due. Ritengo che se l’obiettivo è comune, bisognerebbe essere in rete, insieme, puntando su progetti taylor made e condivisione di obiettivi. Esigenze, punti di vista e diverse soluzioni dovrebbero diventare centrali in meeting in cui le due parti si incontrano per confrontarsi nell’interesse di entrambe. Credo che la chiave quindi debba essere la comunicazione, quella interna prima di quella esterna. E che l' agenzia debba sempre più puntare al porgersi da consulente più che da venditore o esecutore.