Franco Ricchiuti e Nicola Rovetta
Qual è in Comunicazione il rapporto fra Creatività, Tecnologia e Formazione
Franco Ricchiuti
Presidente
Nicola Rovetta
Creative Director
DRAFTFCB
Come si rapportano oggi creatività e comunicazione?
Il rapporto tra creatività e comunicazione oggi si basa sul principio della “disintermediazione” che negli ultimi anni è stato inarrestabile. La creatività oggi è sempre più comunicazione. Se Marshall McLuhan affermava che il mezzo è il messaggio, oggi possiamo dire che il messaggio è il mezzo. È diventato facile accedere ai mezzi di comunicazione di massa, e ognuno fa creatività a diversi livelli. La potenza del messaggio quasi autonomamente si intensifica. Qualsiasi video può diventare oggetto di audience anche senza la presenza di un mass media, e si diffonde, ma senza un filtro di selezione qualitativa. Il compito di noi professionisti, come può essere quello di un editore rispetto a un blogger, è di garantire il livello di qualità della creatività che viene espressa nella comunicazione di marca.
Come la tecnica e Tecnologia aiutano la creatività?
Ritengo che si faccia sempre più fatica a definire cos’è media, device o canale. Mi chiedo ad esempio cosa sia l’iphone. In un sistema così complesso e in continua evoluzione, pensare di poterlo affrontare con gli strumenti pensati il secolo scorso è anacronistico. È fondamentale essere aggiornati e conoscere nel dettaglio gli aspetti tecnologici oltre a saperli applicare adeguatamente. La forza di Apple, ad esempio, è stata quella di puntare sulla capacità di collaborazione e integrazione tra diverse discipline e competenze, creando idee e prodotti eccellenti. La tecnologia oggi è senz’altro alla portata di chiunque, ma la capacità di tradurne le potenzialità per supportare o differenziare una grande idea di marca è la vera sfida.
Si può diventare creativi? Quale è l’importanza della Formazione?
Nella bottega di un tempo il maestro ti formava, ti insegnava un mestiere e ti spiegava i piccoli segreti per svolgerlo al meglio. Oggi, la formazione avviene “fuori”, spesso sono i giovani ad aiutare l’agenzia a formarsi. Quello che avviene oggi è che i giovani producano creatività anche senza accedere alla scuola, per l’altissima disponibilità e facilità d’uso degli strumenti. È come se prima scrivessero un romanzo e poi imparassero la grammatica. Per quanto riguarda la formazione scolastica penso che debba slegarsi dalla visione dell’agenzia classica. Quello che la scuola dovrebbe oggi fare è insegnare a essere anche autori in quei media che già i giovani talenti sanno usare o credono di saper usare.
Come legare creativita' e business in una Visione Strategica di agenzia-azienda?
La creatività nella visione strategica dell’azienda si traduce nel business. La creatività va oltre quindi la mera concezione artistica, diventa territorio molto più vasto di quello nel quale i creativi tradizionali ritengono di doversi muovere. La creatività è nelle idee, prima che nei messaggi. È proprio questo il campo in cui i creativi devono operare; il tutto in un rispetto totale per l’idea che deve sempre esserci e che deve essere applicata correttamente proprio per consentire un raggiungimento di obiettivi.
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