Massimo Del Monaco
Qual è in Comunicazione il rapporto fra Creatività, Tecnologia e Formazione
Massimo Del Monaco
Direttore Creativo
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Come si rapportano oggi creatività e comunicazione?
Creatività e comunicazione devono essere assolutamente, e strettamente, correlate. Non c’è comunicazione efficace senza creatività, non c’è creatività senza strategie e obiettivi di comunicazione. Oggi, con l’evoluzione tecnologica dei new media, che sta profondamente cambiando il mondo della comunicazione, è facile cadere nell’errore di credere che la comunicazione stessa possa esimersi dalla creatività perché basta la tecnologia. Senza l’idea creativa la tecnologia più all’avanguardia applicata alla comunicazione è come una bella macchina senza il motore.
Come la tecnica e tecnologia aiutano la creatività?
La tecnologia ha aperto e apre in continuazione nuove possibilità alla creatività per esprimersi. Partendo dal presupposto che bisogna sempre iniziare da un’idea creativa che sia il capello di tutto il progetto di comunicazione e che sia il collante che tiene stretti tutti i media usati per svilupparla, oggi il creativo ha un’arma in più per rendere la sua idea ancora più potente: la tecnologia, che, però, deve essere usata in modo funzionale all’idea stessa, senza deteriorarla, perché il rischio è quello di prosciugare l’idea invece che arricchirla.
Si può diventare creativi? Quale è l’importanza della formazione?
Tutti possono diventare creativi e la formazione è fondamentale: senza conoscere le regole e le tecniche e senza l’esercizio seguito da una “guida” è impossibile fare il creativo pubblicitario di professione. Certo, alcune persone possono avere più o meno attitudine alla creatività pubblicitaria, che non è fantasia, ma “pensiero creativo” applicato a un obiettivo preciso. Quindi, è vero che esistono creativi più bravi (e più fortunati) di altri, perché hanno sin dall’inizio qualcosa in più, ma la formazione è indispensabile.
Come legare creatività a business in una visione strategica di agenzia-azienda?
L’idea creativa è qualcosa che nasce e deve nascere in agenzia a fronte di un brief preciso condiviso con l’azienda; ma è altrettanto vero che la stessa idea deve poi essere condivisa con il cliente e può crescere grazie a questa condivisione, per essere sempre più in linea con il brief di partenza e rispondere nel modo migliore ai suoi obiettivi. In questo senso i creativi e l’agenzia devono, quindi, riconquistare il proprio ruolo di consulenti di comunicazione e avere quella sicurezza professionale per condividere il proprio prodotto con il cliente senza farlo snaturare, ma solo arricchendolo.