Francesco Bettelli
Direttore Creativo LDB
Francesco Bettelli - Direttore Creativo LDB
Quale è oggi il significato del termine creatività ?
La creatività vive e si nutre tutto quello che accade nel mondo, nella vita, dovunque. Una idea creativa non ha confini, solo limiti mentali in chi la crea. Può nascere dalla lettura di un libro, dalla visione di un film, dall’ascolto di un disco. Ma più facilmente dagli incontri con le persone, dalle situazioni, dalle esperienze della vita. Le nuove tecnologie accelerano la velocità della nostra vita e quindi le considero molto stimolanti. Internet è un contenitore fantasmagorico di tutto. C’è dentro ogni sorta di cosa, meraviglie e schifezze. Credo che sia oggi uno dei più grandi fattori di stimolo creativo. Ogni volta che devo iniziare a lavorare su una campagna, la prima cosa che faccio è andare su internet e comincio a vagare.
Quale l’importanza della Formazione professionale nel mondo della comunicazione?
La formazione, i maestri. Uhm. Non so. La nostra epoca ha abolito i pensieri forti, il mainstream, le linee guide che per anni hanno determinato ciò che era giusto e ciò che non lo era. Ciò che era professionale e ciò che non lo era. Oggi non esistono più le correnti di pensiero, le ideologie totalizzanti. E’ sparita la massa, no? I target si confondono, gli stili di vita si moltiplicano. Tutto si è atomizzato. Qui a Bologna nemmeno i tortellini si sa più come farli. Non è più il tempo dei geni e quindi nemmeno dei capolavori. I maestri, i grandi maestri fanno parte della storia. Anche la pubblicità ha perso gran parte della sua mitica allure. Oggi facciamo spot con budget così esigui che anche solo 20 anni fa ci saremmo messi a ridere. Il digitale sta lentamente sostituendo la pellicola cinematografica. Il taglio da 15” è diventato quasi la regola. Che dire? Viviamo nella società low cost: un biglietto aereo per Londra costa 17 euro, un cappotto 10 euro ecc. ecc. Qualcuno dice che si stava meglio quando si stava peggio. Io penso che ogni epoca offre le sue opportunità a chi le sa cogliere. La comunicazione attuale è figlia di questa epoca, molto incasinata ma anche molto stimolante. Se in tv spopola il Grande Fratello e nessuna malattia mentale è stata contratta dagli italiani, vuol dire che gli italiani sono molto cambiati dai tempi di Carosello. Dovrò tenerne conto in quanto creativo, no? Credo che mai come oggi la migliore scuola sia la bottega. E una insaziabile curiosità per tutto. Senza curiosità non puoi fare questo mestiere.
In che modo l’evoluzione tecnologica può interferire con il mondo della comunicazione?
In parte ho risposto nella domanda precedente. Le agenzie si adattano ai formati televisivi sempre più brevi, ai billboard cee, ai viral su internet, al guerrilla marketing. E’ un nuovo modo di lavorare. Grazie alle nuove tecnologie e a internet mi basta una telecamera mini dv per girare uno spot. La creatività di riflesso si fa più veloce, più pungente, meno sofisticata, forse anche meno meditata, più di getto. Come sarà la comunicazione del futuro? Chi lo sa. A me preoccupa di più sapere come sarà la gente in futuro, perché il rischio che vedo è una proliferazione di strumenti, messaggi e media per comunicare, ma nessuno dall’altra parte che ascolta.
Quali le caratteristiche della campagna Volvo XC70?
Per la campagna Volvo XC70 Sfida te stesso abbiamo scelto un ottimo fotografo inglese, Stuart Hall. I suoi skyline, i suoi escape sono fantastici. La foto è stata scattata sulla riva del mare, a Ostia. Per ottenere quel cielo così tempestoso ed evocativo il fotografo – e quindi noi – siamo rimasti in attesa per ore e ore. Dopo un po’ noi dell’agenzia abbiamo cominciato a scalpitare e a fare pressioni sul fotografo, perché ci sembrava esagerato attendere ore per fare uno scatto. Al che lui, tranquillo e serafico, ha detto: Voi non andate a pesca, vero?