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Il ruolo delle emozioni nell’intrattenimento:ieri e oggi

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A cura di Marta Gentili

Creo interesse, senza mai annoiare e, oggi, perché no anche senza mai risultare troppo invadente. È questo il compito del creativo in un contesto di intrattenimento generale. Come? Facendo ridere o piangere, suscitando quindi emozioni partecipative. Sono proprio le emozioni, oggi, infatti, ad aver assunto un ruolo fondamentale nella memorizzazione di un prodotto, servizio o quant’altro e nei processi decisionali, annessi e connessi. In uno scenario generale di progettazione, il creativo abilmente oggi le modula per creare un rapporto di vicinanza unico con l’altro.

Come è vero che “comunicare un messaggio significa suscitare una certa emozione nell’altro” è altrettanto vero che “siamo tutti uguali in un semplice aspetto della nostra vita quotidiana e cioè la manifestazione di emozioni attraverso il pianto o la risata”.

Proprio da questi presupposti siamo voluti partiti per affermare che si può: da un lato, far ridere attraverso l’ironia, intelligente e sottile; dall’altro, far piangere attraverso il sogno, irreale e fantastico.

Il segreto di un buon intrattenimento risiede proprio qui. Risiede nel rappresentare ogni situazione in maniera inedita, innovativa e creativa, facendo gustare a pieno tutte le immagini proposte, a volte arrivando addirittura a “rallentare” quelle che si reputano essere le scene principali. Perchè farlo? Sempre e comunque per potenziarle in termini emozionali.

Nel suscitare, oggi, emozioni vi è poi un gioco sempre più attento e calibrato nel legare immagini e colori, parole e frasi, a musiche, suoni e voci. Questa appare la nuova frontiera comunicativa.
Viene poi il contenuto del messaggio, che non deve mai essere banale o ingannevole, perché ogni consumatore - sempre che si possa ancora definire tale - è originale, unico e speciale.

Non è più importante che il messaggio sia razionale, quello che conta maggiormente in comunicazione è il contatto che viene a stabilirsi con l’altro in termini di vicinanza relazionale. Come moduliamo le distanze ci porta a costruire rapporti con le persone di qualsiasi tipologia e in qualsiasi settore. Solo attraverso poi un buon bagaglio culturale, un’alta creatività e approfondite conoscenze tecniche si riesce ad approdare a progetti emotivi interessanti.

L’emozione del riso e del pianto

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Particolarmente attento a modulare l’effetto emotivo delle scene e dei personaggi. Questo era Charlie Chaplin che, con il personaggio di Charlot, porta comicità e tragedia a convivere magistralmente.

Nella modernità del suo modo di vedere e mostrare situazioni, comunicando emozioni contrastanti, alcune frasi restano a emblema di un intrattenimento partecipativo, sempre attuale.

“Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all’odio e al terrore.”
“La vita è una tragedia in primo piano, ma una commedia in campo lungo.”
“Attraverso la comicità vediamo l’irrazionale in ciò che sembra razionale, il folle in ciò che sembra sensato, l’insignificante in ciò che sembra pieno di importanza.”
“Non devo leggere libri per sapere che il tema della vita è il conflitto e il dolore. Per istinto tutta la mia comicità si basava su queste cose.”

MediaForm

Mediaform nasce con l'obiettivo di ricercare le possibilità di sinergia e interazione fra il mondo accademico e la realtà delle agenzie

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Ultimo aggiornamento:
1 agosto 2022
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