Rocco Toscani
Direttore Creativo La Sterpaia
Ora che la pubblicità si espande su nuovi canali, questo cambiamento è recepito dalle aziende come uno stimolo o un rischio?
Credo che ogni azienda venda un proprio diverso prodotto, perciò è praticamente impossibile offrire una ricetta che funzioni per tutti. Per la scelta del mezzo su cui comunicare molto dipende dalle caratteristiche del prodotto e dalla sua immagine. Nel processo creativo che accompagna i cambiamenti di un brand, penso sia importante considerare un passaggio modulare, per non cadere in errore. Per esempio, alcuni brand, cambiando spesso gli interpreti della loro creatività, comunicano in modo troppo differente senza pensare che questo impedisca di riconoscere il proprio marchio in un messaggio costante.
Come la tecnologia sta influenzando il modo di fare comunicazione?
Penso che nel mondo della comunicazione sia necessario essere aperti alle novità. Ad esempio, mi sono specializzato per anni nella fotografia analogica e immediatamente dopo c’è stato l’avvento delle macchine digitali. In quel preciso momento ho provato panico, poi invece ho capito che anche queste potevano funzionare altrettanto bene Altro esempio, il telefonino: tre anni fa serviva solo a chiamare e ora con quell’apparecchio si fa tutto. Personalmente vivo in un periodo di passaggio in cui la tecnologia mi è ancora un po' scomoda; vedo però mia figlia che utilizza tutte le mie app meglio di me, e questo mi consola. Il lato divertente è che grazie alle tecnologie, là fuori c'è un mondo incredibile e in continua evoluzione. Credo sia importante non commettere l’errore di specializzarsi solo su una tecnica di comunicazione, ma di esplorare le infinite possibilità del branding. Purtroppo esistono agenzie che si armano soltanto su un modo di comunicare e dopo tre mesi si ritrovano con venti persone che non sanno cosa fare perché tutti noi siamo già oltre.