Convegno XIV Edizione Mediastars
Tavola Rotonda: Comunicazione = Informazione, Intrattenimento e Creatività
Mercoledì 26 maggio, sul palco dell’Auditorium del Centro Culturale San Fedele di Milano, apre la serata precedendo la cerimonia di premiazione dell’ XIV Edizione la Tavola rotonda sul tema:
Comunicazione = informazione, intrattenimento e creatività
Nel corso dell'interessante occasione di confronto tra rappresentanti del mondo delle aziende, della realtà degli Istituti di formazione delle professioni creative e dell’universo del management delle agenzie di comunicazione italiane, ci si è domandato: Quale di questi elementi prevarrà nella formula che ci porterà verso una nuova forma di comunicare ?
Esordisce Pasquale Diaferia Creative Chairman Special Team, moderatore dell’incontro: “Nella personale convinzione che informazione, intrattenimento e creatività siano variabili di pari dignità e valore nell’attività professionale che svolgono tutti i partecipanti a questa serata, penso anche che nessuno dei tre elementi prevarrà. Altrettanto importante è oggi comunicare in maniera inaspettata su diverse piattaforme e media, attraverso modalità specifiche. Comincerei, visto i sette relatori qui intervenuti, con il chiedere ad Antonio Magaraci, a fronte della sua esperienza con Inventa, di descrivere i cambiamenti, verificatisi dagli anni ‘80 a oggi, nei rapporti tra brand e consumatori e di indicare come le aziende si sono servite degli strumenti della comunicazione durante questo periodo e di come a suo parere lo faranno nel prossimo futuro."
"Grazie e buona sera a tutti. Il quesito che mi si rivolge quindi: com’ cambiata durante questi ultimi anni la comunicazione? Visto che stiamo parlando di nuova comunicazione e di scenari futuri, cercher di evitare di utilizzare in questo mio intervento il concetto di “comunicazione integrata”. Detto questo, a mio parere ....[continua]
“Direi che è stato centrato il tipo di evoluzione e la realtà con cui oggi dobbiamo confrontarci. Dalla centralità del prodotto, siamo approdati all’era contraddistinta dalla centralità del consumatore. Tante sono le comunicazioni moderne che si rivolgono direttamente al target.
Coinvolgerei ora Enrico Gasperini per approfondire la grande realtà di internet: il web. Parliamo di numeri, qual è l’attuale situazione che connota il comparto web?"
“Direi fatta di luci e ombre. Ci si aspetterebbe che un Paese in crisi come il nostro si operi velocemente per attuare delle riforme, per accelerare e migliorare, avere quindi una rapida reazione, cogliendo l’innovazione. Questo sta succedendo per i consumi, ma non....[continua]
“Mi sembra di capire che sono più le ombre delle luci. La scarsa propensione all’utilizzo del mezzo internet da parte degli over 55 - ovvero da quelli che, in questo paese, prendono decisioni - probabilmente ci sta paralizzando. Non spingere il web significa negare politiche come quelle portate avanti dal Presidente Obama negli Stati Uniti, incentrate su attività che potrebbero far lavorare meglio la popolazione. Direi che le ombre sembrano essere molto pronunciate, in tal senso.
Ma ora andiamo ad analizzare un'altra piattaforma comunicativa. Mirella Adamo lavora, infatti, da anni per una società che fa comunicazione non usando i media classici ma le scuole con compiti più informativi che emotivi. Dal suo osservatorio, chiederei a Mirella se vede più luci che ombre, contrariamente al web.
“Innanzitutto occorre precisare il ruolo che La Fabbrica svolge sul territorio nazionale e internazionale: l’agenzia, infatti, puo' essere definita come un’interfaccia tra le aziende che ....[continua]
“Mi convince e piace l’idea del materiale flessibile e il valore dell’attività flessibile. Oggi, la flessibilità è sulle piattaforme, dal web ai media tradizionali, alle scuole. Con Mirko Pallera, a tal proposito, che è il re della flessibilità perché insieme al suo socio e a Ninjalab ha importato le tecniche unconventional e ha cominciato a pensare in termini di media non tradizionali, con attività inedite che a volte si servono del web e di altre piattaforme, cerchiamo di capire come è visto il rapporto tra informazione, intrattenimento, creatività e, come si diceva, flessibilità."
“Difficile entrare in questo nuovo paradigma, paradigma che ci sta dicendo che le persone vogliono essere coinvolte, anche nelle attivit di comunicazione. Per esempio, non so se conoscete la ....[continua]
“Ringrazierei con un applauso i nostri relatori che stanno dicendo cose di grande qualità in poco tempo, cosa non usuale, con una platea che non si allontana bensì aumenta.
Sono affascinato dal tema del coinvolgimento. Sin dagli anni ottanta i consumatori volevano essere ascoltati e mi colpisce il ritorno di questo desiderio di coinvolgimento. Penso alle collezioni quale fenomeno sociale di qualche anno fa, con protagonista proprio Mulino Bianco. Le persone erano disposte a raccogliere numerosi bollini per ritirare un premio. È estremamente, invece, avanguardista il concetto della ridistribuzione in quanto fa cambiare completamente il modo di pensare dei comunicatori. La tecnologia è stata finora molto coinvolta e allora vengo alla domanda per Orazio Granato: ma in tutto questo la tecnologia è un elemento passivo o ha ancora qualcosa da dare e da creare?”
“Guardando il lunghissimo titolo della tavola rotonda di oggi mi sono chiesto: e la tecnologia dov’e'? Per me, parlare di tecnologia significa ....[continua]
“Mi permetto di dire che conosco molti e celebri direttori creativi che capiscono di web, di digitale e di tecnologia, è certamente vero però che esiste un ritardo culturale da questo punto di vista, siamo un paese ancora focalizzato sulla televisione e questo è un nostro grande limite.
Chiudo coinvolgendo i due relatori al centro del palco: da una parte, abbiamo i consumatori spesso evocati, anche se Legambiente non è un rappresentante diretto dei consumatori, ma di sicuro ha molto a cuore il loro mondo; dall’altra abbiamo Bill Niada ci parlerà del mondo dell’Onlus e delle sue modalità di comunicare. Comincerei con Barbara Meggetto. I cinque professionisti finora interpellati hanno parlato di luci, ombre e sfide. Stranamente, in questo paese c’è ancora un baluardo di anticonsumismo, nonostante il resto del mondo abbia scoperto il valore delle marche. Sta cambiando qualcosa? Le organizzazioni sociali in Italia sono critiche nei confronti della comunicazione pubblicitaria?
“Credo che le associazioni come la nostra non siano così critiche come appaiano. Certamente lo sono nei confronti di alcune modalità di pubblicizzare i prodotti, come per esempio per ....[continua]
“Oltretutto Legambiente è riuscita a portare alcuni temi talmente in primo piano che, oggi, non esiste, per esempio, schieramento politico che non abbia programmi ambientali. A ciò si aggiunge il fatto che sia un’organizzazione che ha dimostrato nel tempo di saper comunicare e di saper utilizzare gli strumenti per sensibilizzare.
Chiedo ora a Bill Niada, le Onlus fanno fatica a comunicare? Quello che ha sentito fino ad adesso, la lascia amareggiato? Si sente di rimproverare qualcosa a qualcuno?”
“Parto spiegando cosa fa Magica Cleme, per farvi capire chi siamo e cosa facciamo. Noi ci occupiamo di portare tutti i week end i bambini ....[continua]