Ugo Mauthe
Direttore Creativo e Socio Phoenix
Come sta cambiando la comunicazione pubblicitaria? E la creatività
Trovo una sola risposta, tutto cambia niente cambia.
La crisi economica, l'undici settembre, la non travolgente esplosione pubblicitaria di internet, l'avvio della tv interattiva, l'affermarsi di mezzi di comunicazione individuali sempre più completi e sofisticati, il consumatore pubblicitariamente colto e smaliziato, l'affermarsi di nuovi atteggiamenti sociali verso il consumo – la definizione di ‘neo-concreti’ si spiega da sola - l'euro… in ordine sparso un banale elenco di alcuni dei meteoriti che impattano quotidianamente tutti gli aspetti del nostro lavoro .
La creatività aiuta ad affrontare tutto questo? Sì, non ho dubbi. Come questo avvenga è una scoperta costante. Non ci sono ricette secondo me; anzi no, una c'è: flessibilità, elasticità, rapidità.
La creatività non ha frontiere perché è lei stessa ad alzare l'asticella, altrimenti non sarebbe creatività. E per creatività io intendo fare del proprio meglio per arrivare a una sola cosa: l'idea. Il resto è importantissimo strumento, trattamento, tendenza.
Parliamo delle vostre campagne che hanno ottenuto riconoscimenti...
Scarpine Chicco e Früüp Müller sono state campagne tv importanti per i loro mercati, i committenti e l'agenzia.
Scarpine Chicco è una delle non molte campagne italiane on air all'estero.
Früüp Müller è una ulteriore sfida a un mercato che in pochi anni ha visto leader storici perdere quote e nuovi marchi affermarsi con prodotti e strategie innovative, Müller in testa.
In entrambi i cas, vendite e successo di immagine hanno premiato il marketing mix e lo sforzo di tutti.
Come si può descrivere la vostra agenzia?
Phoenix ha da poco compiuto dieci anni, è una bambina. La trattiamo con cura, la educhiamo a crescere e a muoversi in un ambiente non sempre facile o amichevole. Le insegniamo a proporsi e a stare in mezzo al mondo con discrezione tutta piemontese ma senza complessi di inferiorità, visti i clienti e le campagne che questa bambina riesce a produrre. Una cosa la sappiamo: non dobbiamo viziarla, altrimenti si monta la testa e questo non va bene.