Paolo Sperandeo e Francesca Uttaro
Direttori Creativi Fabulab
Quale il significato del termine creatività?
Il pensiero creativo nasce da un’infinità di stimoli diversi, sia esterni che interni: può nascere osservando la natura, l’arte, la vita quotidiana, oppure ascoltando i propri istinti o le proprie reazioni a stimoli esterni come per esempio la musica. Non esistono limiti alla nascita del pensiero creativo, l’importante è lasciarlo fluire liberamente senza alzare barriere.
Rispetto al passato sono cambiati gli stimoli o almeno una parte di essi… ma cosa è il passato e cosa è il presente quando tutto cambia ed è in continua evoluzione?
Siamo circondati dalla tecnologia che cresce e si evolve, tutto intorno a noi cambia e si evolve in continuazione. Quello che può cambiare e influenzare enormemente sia il pensiero creativo che la sua realizzazione pratica è però l’avvento di una nuova tecnologia, basta pensare a come è cambiato il modo di comunicare dall’avvento del computer.
Negli ultimi anni l’era digitale ha reso tutto più veloce ed è proprio questo cambio di velocità ad aver influenzato maggiormente sia il modo di lavorare sia in parte il processo del pensiero creativo rispetto ad una decina d’anni fa. Si riesce a lavorare molto più velocemente di prima e probabilmente anche la velocità del pensiero ha subito questa modifica.
Come per qualsiasi cosa ci sono sempre i pro e i contro quando ci sono cambiamenti grossi, l’importante è crescere ed adattarsi ai cambiamenti che avvengono intorno a noi, dopotutto è esattamente quello che ci insegna la natura: bisogna adattarsi ai cambiamenti per andare avanti. Cosa ci riserverà il futuro? Chissà! Qualsiasi cosa ci riserverà verrà accolto ed integrato.
Quale il ruolo della Formazione professionale nel mondo della comunicazione?
La formazione professionale è estremamente importante secondo noi, entrambi i soci di Fabulab hanno dedicato molti anni alla propria formazione professionale, studiando nei migliori Istituti ed Università a livello Europeo. L’importante è ricevere moltissimi stimoli diversi, quindi molteplici punti di vista dallo scambio culturale con altri studenti e con professori altamente qualificati e questo lo si può ricevere sicuramente da un ambiente come quello di un Istituto specializzato o Università. E’ anche estremamente importante che l’istituto si concentra a stimolare il processo creativo dello studente piuttosto che insegnargli una tecnologia o un metodo, dato che questa ultima parte la si può anche apprendere direttamente in agenzia durante i primi anni di lavoro.
Parliamo ora dei riconoscimenti che avete ricevuto quest’anno... . In particolare del progetto Eduardo De Filippo – Special Edition.
Eduardo De Filippo è un progetto che abbiamo iniziato da più di un anno e mezzo e che sarà completato nel 2007. Fabulab ha realizzato, oltre al Pack Special Edition che ha ricevuto il premio, tutti i singoli DVD (attualmente in vendita nei negozi di settore) che compongono la collana. Ciascun DVD viene realizzato in doppia versione: edizione singola ed edizione ‘Collector’s Edition). Vengono realizzati anche dei pack da 4 DVD (anche attualmente disponibili in vedita nei negozi di settore). L’intera collana, una volta realizzata nella sua interezza, sarà composta da 24 titoli. Il Pack Special Edition è la raccolta dei primi 4 titoli di questa enorme collana, specialmente selezionata da Rai Cinema come loro regalo istituzionale ‘speciale’. Il pack è stato realizzato in edizione limitata di 60 copie e ciascun pack è stato numerato (a mano) per rendere il prodotto ancora più ‘speciale’ e ‘prezioso’. Una volta studiato e lavorato su un un look&feel che rendesse all’intero pack (sia il pack esterno che le singole schede interne) un aspetto ‘prezioso’, scegliendo accuratamente i materiali particolari e studiando le possibili tecniche da adottare per la stampa, si è deciso di affidare la realizzazione dell’allestimento della scatola e della stampa a 4 artigiani diversi. La scelta degli artigiani rispetto ad una tipografia era proprio per dare quel tocco speciale ‘realizzato a mano’ che ha impreziosito ulteriormente il prodotto finale.
Quali invece le caratteristiche del Progetto Collana DVD National Geographic
Per la collana di DVD per National Geographic si è dovuto prendere in considerazione molteplici fattori in fase di progettazione: L’importanza del marchio. Essendo il marchio di National Geographic così importante e riconosciuto a livello internazionale si è puntato sull’uso degli elementi che caratterizzano il marchio (i colori, le forme, il carattere semplice ed essenziale) per creare il look&feel che guida l’utente attraverso i menu che compongono ciascun DVD della collana. Una griglia che si adatta ai diversi temi. I temi di ciascun DVD spaziano dalla natura (flora e fauna) alla cultura, dalla religione all’arte, dallo spazio agli organismi unicellulari. Era dunque fondamentale creare una griglia che potesse ‘accogliere’ ed adattarsi bene a ciascuno di questi diversi temi. L’uso di composizioni di immagini impaginate a pieno schermo sullo sfondo ha contribuito a caratterizzare fortemente i temi trattati in ciascun DVD. La griglia su cui sono disposte le varie voci che compongono i menu viene visualizzata attraverso elementi grafici ‘leggeri’ (righe fini o elementi semi trasparenti) che permettono di intravedere sempre la bellezza delle immagini di National Geographic che compongono lo sfondo. La navigazione semplice ed intuitiva. Un altro punto di forza di questa collana è la navigazione, studiata accuratamente per rimanere chiara, semplice ed intuitiva essendo i DVD rivolti ad un vasto pubblico. I materiali che avevamo a disposizione erano soltanto i filmati e raramente qualche fotografia ad alta risoluzione. Le composizioni di immagini dei layouts e le animazioni dei menu venivano quindi realizzati acquisendo clips direttamente dai filmati. Una volta realizzato un template per ciascun menu all’interno di un DVD, dove si è stabilito con molta precisione e valutato tutti i possibili scenari o cambiamenti di tema, il resto del lavoro è stato un puro divertimento essendo i filmati di National Geographic sempre interessanti e di altissima qualità.
Infine quali le caratteriristiche principali del progetto di Corporale Identity Sergio Cammariere?
Lavorare con un artista è sempre difficile, entrare nel suo mondo capirlo e tradurre in immagini la sua musica e le sue idee. Però in questo caso dove l’artista è molto noto ed importante è stato abbastanza semplice poiché Sergio ha collaborato affidandosi completamente alla nostra esperienza interagendo al meglio delle proprie possibilità. È fondamentale il gioco di squadra e che l'artista non abbia paura di affidarsi e di mettersi in gioco. Con Sergio Cammariere come dicevamo è stato semplice perché è una persona che conosce bene il gioco di squadra, si affida, ascolta i consigli, prova. Le difficoltà come sempre sono i tempi strettissimi, nel nostro caso c’era anche l’elemento pianoforte fondamentale per rappresentare la musica di Sergio Cammariere.Di ostacoli ne abbiamo trovati tanti ma alla fine conta il risultato finale di cui andiamo molto fieri, il servizio è stato scattato in un paio d’ore dopo vari preparativi del set e dopo un 'accurata preparazione prima del servizio,( scelta accurata della location, scelta degli abiti da indossare, gestione dello strumento pianoforte ecc.)La foto della copertina è stata scattata dall'alto dietro nostra insistenza e del fotografo per avere un taglio molto particolare con un grosso rischio per il fotografo considerata l’altezza. Il risultato alla fine è piaciuto a tutti e quindi è stata scelta per la foto di copertina, un aneddoto molto simpatico riguarda la foto sul retro dell' album. I famosi calzini porta fortuna di Sergio Cammariere, famosi perché una volta uscito l’album sono diventati un tormentone per Sergio, tutti a chiedere di questi calzini. Nessuno aveva mai fatto caso a questi calzini rossi che Sergio indossa sempre nei suoi concerti come segno scaramantico, era quindi un suo piccolo segreto. È stata una nostra intuizione evidenziarli, stavamo fotografando i pedali del pianoforte, mentre Sergio suonava, per cui abbiamo domandato il perché dei calzini rossi, ci è sembrata molto divertente l'idea di utilizzarli per il progetto. Quando presentammo l’album con la foto dei calzini rossi tutti si misero a ridere e lo stesso Sergio affermò: "ok sveliamo al pubblico il mio piccolo segreto". Ecco perché ci piace questo lavoro perché è pieno di intuizioni che aspettano solo di essere rivelate,esiste già tutto basta avere gli occhi per vedere ,in definitiva conta moltissimo il gioco di squadra dove tutti possono dare il proprio contributo indispensabile per chiudere in maniera ottimale un progetto.
Quale la descrizione della vostra agenzia?
Lo spirito all’interno di Fabulab è quello di una squadra: si lavora con grande spirito di ‘alleanza’ e di gruppo per poter garantire ai nostri clienti sempre il massimo.
Si cerca sempre di dare molto spazio alla sperimentazione, a lasciare libero sfogo alle idee, essendo Fabulab un vero e proprio ‘laboratorio’. L’accurata scelta dei nostri fornitori, sempre di altissimo livello, ci garantiscono un prodotto finito sempre di alta qualità.
Quello che probabilmente ci differenzia sul mercato è il forte sapore Europeo (avendo i soci vissuto e studiato all’estero: Inghilterra e Germania) e in più il fatto che siamo ‘giovani’. Siamo solo all’inizio ed abbiamo ancora tanta strada da percorrere.
L’importante per Fabulab è rimanere sempre una piccola squadra senza pretese di diventare grandi agenzie, del resto i nostri clienti ci hanno scelto proprio perché siamo piccoli e questo significa un rapporto più diretto ed ‘umano’ con i clienti e una disponibilità maggiore da parte nostra (naturalmente essendo piccoli per scelta ci possiamo dedicare soltanto ad una ristretta rosa di clienti, da noi scelti). L’importante per Fabulab è di lavorare sempre con grande passione, dedizione ed entusiasmo, con la pura gioia di dedicarci sempre a quello che ci piace fare: il nostro mestiere.