Paolo Margonari
Small is the new big: uno spunto di riflessione di tendenza nell'attuale mondo della comunicazione.
Paolo Margonari
Direttore Creativo Milk adv
Piccolo è il nuovo grande. Come interpretare questa nuova valenza messa in risalto da Seth Godin, scrittore di successo e guru del marketing?
Oggi anche una goccia nell’oceano della comunicazione può fare la differenza.
Questo perché la comunicazione stessa è cambiata: la rivoluzione web ha modificato le priorità sia delle piccole che delle grandi agenzie. Invece di “gridare” bisogna suggerire, invitare, conquistare attraverso un modo di esprimersi più “social”: complice, vicino, amico.
Anche noi di Milk rispondiamo a questa richiesta di adattamento, dando massima priorità ai “perché” di un brand, alle ragioni che spingono alla scelta. È dal piccolo, dal quotidiano, che possono nascere gli stimoli più efficaci: se capiamo questo, siamo sulla buona strada.
La riduzione dei budget può portare all’ottimizzazione della strategia di comunicazione delle grandi aziende?
La riduzione del budget è un’esigenza condivisa, non solo per colpa della crisi, ma anche perché oggi fare della buona comunicazione senza grandi capitali non è “impensabile” come qualche anno fa. L’importante è riuscire a ottenere il massimo con i mezzi a disposizione, ascoltando come cambia il mercato. Per esempio in un’ottica social: le aziende cercano sempre più servizi di Social Media Marketing. I costi, anche se variabili, sono più ridotti rispetto a una campagna tradizionale. Ma la strategia, se sfruttata bene, ha un potenziale enorme. Noi di Milk ci siamo adattati di conseguenza: investendo in risorse “social” otteniamo risultati importanti, rispettando i limiti di budget dei nostri partner.
Come le aziende seguono la tendenza dell’attenzione al singolo, al mercato one to one, ai social network per distinguersi nella comunicazione attuale?
Oggi le aziende parlano sempre più alla persona, prima che al cliente. Da tempo è emersa la figura del “prosumer”, ovvero del consumatore che a sua volta diventa produttore di contenuti: uno scambio alla pari che mette al centro passioni, ideali e punti di vista di ciascuno per renderlo totalmente partecipe di un’azione di comunicazione. Non è un caso se sui social si possa commentare, condividere e richiedere informazioni in presa diretta, spesso condizionando la stessa strategia aziendale. È un messaggio a due direzioni, che sollecita l’intervento del destinatario e spinge al dialogo, alla collaborazione, a un flusso di idee non più imposto, “pilotato”, ma libero. Anche la nostra agenzia è orientata verso il Content Marketing e le Media Relations, strumenti che coinvolgono attraverso il valore notiziabile o emozionale dei contenuti, pensati per ottenere una “call to action” partecipe e diffusa. Pensiamo sia questa, oggi, la strada più coerente per chi fa comunicazione.