Valeria Raffa
Partner, Strategic & Creative Head Cabiria Brand Universe
Fulvio Zendrini, consulente di comunicazione e moderatore della Tavola Rotonda: Valeria Raffa è da un certo punto di vista l’ultima della catena a studiare creatività e per vendere, in realtà se la guardiamo dal punto di vista del consumatore, che va a comprare, è la prima nel senso che è la persona che studia cioè che io vado a vedere nel punto vendita o vado a toccare nel punto vendita per emozionarmi e di conseguenza compiere l’atto di mettere la mano sinistra nella tasca e tirar fuori il portamonete e comperare qualcosa. Valeria ci racconterà perché.
Il retail risente del fatto che ogni punto di vendita mette in scena una marca, crea uno show, di cui il protagonista è e deve essere il cliente. L’obiettivo è sia quello di rendere il meno doloroso possibile il costo di separazione dal nostro denaro per acquistare qualcosa, sia l’idea di portarsi a casa un’esperienza, un ricordo, e quindi di ripetere poi quella esperienza. Oggi, grazie alle nuove tecnologie è importante diffondere e spargere la voce e creare una buona reputazione. In questo caso, conoscere la marca è fondamentale.
Fulvio Zendrini: É diverso creare per il grande pubblico e i grandi media invece che creare per un punto vendita, dove il rapporto è 1 a 1 tra il prodotto e la persona?
Ormai il rapporto è sempre più 1 to 1 ed è evidente che il punto vendita esiste fisicamente, ma poi viene espanso e quindi esiste anche on line, esiste portato nel nostro ricordo, ovvero quello che noi diciamo riguardo al punto vendita. Quindi è un luogo fisico ed ha tante sfaccettature perché esistono flagship store, esistono temporary shop, esistono showroom, esistono supermercati. Ha tantissime sfaccettature, ma il punto vendita non vive ormai più e solo fisicamente.
Questo, nella mia esperienza di insegnante e lavorando con ragazzi giovani, innovati, coraggiosi, che vogliono trasformare il concetto di retail, si vede e si cerca di andare aldilà del punto di vendita fisico. Si pensa anche al prima e poi al dopo, c’è un può un mix di creatività.
Fulvio Zendrini: Qual è l’innovazione più grande degli ultimi 5 anni che ha toccato la comunicazione del punto vendita? La cosa che in assoluto ha cambiato tutto.
L’idea del mix, l’idea di entrare in una filiare di una banca per ragazzi giovani e trovarsi in un contesto che non assomiglia a una banca, l’idea di entrare in una banca, che dovrebbe essere normale, e dove invece si ha un salotto che ci accoglie, con i muri colorati e un punto esclamativo. Potrei citarne molti altri. Questo mix di linguaggi e comunicazione, che fanno sì che certi clichè, che ci hanno accompagnato per tanti anni, se vogliamo anche in maniera molto rassicurante, oggi si siano mischiati.
Questo è il pro e il contro della comunicazione di oggi. Essa è complessa e meravigliosa, ma anche molto mischiata.
Giulio Rodolfo, editore Mediastars: Passo la parola a Valeria Raffa.
Io sono ancora stupita e rapita dal meraviglioso sipario che ci ha fatto Giac, che ringrazio. Il creativo, per sua natura, sperimenta sempre. Quello, che io mi auguro e confido, è che in futuro la creatività, la pubblicità su qualsiasi canale racconti sempre di più delle storie coinvolgenti, perché sappiamo bene che prima di vendere un prodotto è necessario coinvolgere e raccontare una storia. Questa è la parte, che adesso, più motiva e che interessa di più.
Giulio Rodolfo, editore Mediastars: É una delle basi del nostro lavoro.