Patrizia Moschella
Il rapporto fra Creatività e Comunicazione. Non c’è Creatività senza Formazione
Patrizia Moschella
Docente e coordinatrice del Dipartimento di Comunicazione e Graphic Design diretto da Angelo Colella
NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano
Si può diventare creativi? Qual è l’importanza di una valida formazione per approdare a una professione nel mondo della comunicazione?
Come scienziati ed artisti sanno, si è già tutti potenzialmente creativi, ed è compito della formazione far emergere questo potenziale creativo attraverso un percorso di sperimentazione e ascolto insieme agli studenti. Un compito che le nuove tecnologie in ambito formativo stanno facilitando permettendo di sfruttare le infinite connessioni e contributi offerti da altri soggetti esterni alla classe, attraverso un dialogo che fa sempre più interdisciplinare. Il panorama dell’offerta didattica in Italia è oggi particolarmente ampio.
Cosa vi distingue e vi caratterizza nella rosa degli enti di formazione specializzata presenti sul mercato? I vostri Docenti seguono un metodo particolare?
Il dipartimento di comunicazione della NABA si distingue per un offerta completa che unisce nel triennio la formazione di Grafica e Advertising come prerequisito e momento di scoperta del ventaglio di opportunità del settore, fino alla focalizzazione della specifica figura professionale che lo studente potrà scegliere di approfondire durante i master di specializzazione in creative advertising e in design della comunicazione. Un approccio equilibrato che combina strumenti pratici, teorici e metodologici propedeutici alla progettazione è assegnato a professionisti affermati nel mondo della comunicazione che in collaborazione con partner esterni – aziende, istituzioni, agenzie – affrontano temi di attualità e di innovazione.
Qual è la storia che caratterizza la vostra scuola? Quando è nata? Qual è stata la filosofia ispiratrice o la personalità che ha guidato la fondazione?
NABA nasce trentatre anni fa per volontà dei professori Ausonio Zappa e Guido Ballo che, con un gruppo di artisti – Gianni Colombo, Walter Valentini, Lucio del Pezzo, Emilio Isgrò, Emilio Tadini, Luigi Veronesi, Carlo Mo, Franco Grignani e Tito Varisco – fondarono la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano con la filosofia di accogliere i mutamenti delle forme artistiche e di aprire un interlocuzione con le istanze provenienti dal mondo della produzione e della comunicazione. Nel tentativo di portare all’interno delle discipline accademiche la formazione alle pratiche del progetto, unirono manualità e metodologia in una visione di formazione completa, intesa non come adesione acritica alle richieste del mercato, ne come pura trasmissione di saperi, ma come formazione di figure professionali in grado di operare scelte consapevoli in un contesto culturale, artistico e produttivo ad alta complessità. Su questa filosofia il dipartimento di comunicazione rinnova quotidianamente il suo mandato originario, accogliendo le potenzialità del futuro relative al mercato professionale internazionale. L’interculturalità rappresenta un altro aspetto importante e arricchente della scuola che, non solo accoglie da sempre studenti Erasmus, ma che nel 2013 diplomerà la prima classe di studenti stranieri frequentanti il corso in lingua inglese, dove la convivenza di diverse nazionalità apporta un contributo ulteriore in termini di progettazione.
Come vedete il settore della comunicazione e della creatività nel prossimo futuro? Quali sono le figure professionali più richieste oggi dal mercato del lavoro? Con che facilità i vostri studenti trovano collocazione al termine del percorso di studi?
Benché sia difficile individuare uno scenario preciso, possiamo comunque ipotizzare una aumento della richiesta di figure preparate ad affrontare gli sviluppi nel mondo della comunicazione digitale e, allo stesso tempo e con la stessa importanza, la necessità di formare profili più completi, come il manager della comunicazione visiva e una nuova figura di creative director, capace di gestire sia i processi creativi che quelli strategici, nonché la valorizzazione del team e del dialogo internazionale. Il dipartimento di comunicazione rappresenta insieme a quello di media, una delle area di maggiore e naturale sviluppo dell’accademia, rispondendo alle domande di professionisti della comunicazione provenienti dal mercato del lavoro dove i nostri studenti sono accompagnati con successo fin dai primi mesi di ricerca occupazionale.