MEDIASTARS - Il Premio Tecnico della Pubblicità

Ispirazione e produzione creativa. L’ispirazione ci accompagna, e come si dice non dà preavvisi, la produzione spesso conferma le idee e il lavoro di team produce sempre i migliori risultati.

Silvia Gobbi
Sales & Marketing Assistant presso Boost Italia

Come nasce l'ispirazione, per un creativo di oggi? Dove traiamo la nostra "ispirazione" che ci porta a rivelare ciò che esiste ma è nascosto?

L’ispirazione è per me una vibrazione improvvisa che si accende nella mia testa cogliendo gli stimoli dal mondo esterno, ma anche dal mio universo interiore. Se dovessi descrivere l’ispirazione con un aggettivo, questo sarebbe “dinamicità”: è un forte impulso che stimola in me una spinta ad agire, e mi permette così di plasmare l’input iniziale in un’idea brillante.

Come riconoscere la consapevolezza delle proprie competenze nel nostro ambito lavorativo? Come misurarsi con questo aspetto nello svolgimento dell'attività professionale?

La consapevolezza gioca senz’altro un ruolo fondamentale nel nostro ambito lavorativo, ma personalmente, parlando da ragazza di 22 anni, mi sento di affermare che la consapevolezza di essere bravi e predisposti per qualcosa e non per qualcos’altro non è nient’altro che un limite figlio delle nostre paure inconsce di fallire. Per questo motivo ho ben salda in testa una frase a cui sono molto affezionata e mi da la voglia e la forza di mettermi sempre in gioco in ogni sfida: “Sono consapevole dei miei limiti, ma sono anche sicuro di non essere circondato da giganti.” – Giulio Andreotti

Nel nostro mondo condiviso non ci si può più permettere di agire da soli. Con chi costruire alleanze per rispondere alle esigenze del mercato di oggi?

Personalmente credo fermamente che la creatività sia contagiosa e per questo motivo vada trasmessa.

Quando penso al nostro mondo condiviso, mi viene in mente il Simposio dei Greci e dei Romani, un convegno di cittadini al banchetto che abbandonandosi alle pratiche di conversazione, vino, eros, canto, musica, poesia, danza, raggiungono una vera e propria forma di conoscenza.

Mi piace paragonare questa immagine di pratica conviviale con quella pratica che oggi chiameremmo “brainstorming”, un momento nel quale il team è libero di esprimere la propria creatività senza limiti, producendo velocemente un elevato numero di idee e sfruttando gli input di ciascun partecipante.