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Ispirazione e produzione creativa. L’ispirazione ci accompagna, e come si dice non dà preavvisi, la produzione spesso conferma le idee e il lavoro di team produce sempre i migliori risultati.

Stefano Aquilante
Consultant-creative director

Come nasce l'ispirazione, per un creativo di oggi? Dove traiamo la nostra "ispirazione" che ci porta a rivelare ciò che esiste ma è nascosto?

L’Ispirazione è la capacità di “calare i pantaloni”, “mollarsi” di ascoltare quel momento… A me capita ad esempio quando faccio shopping compulsivo: sono in motorino, vedo una vetrina e sento una cosa. Senti degli odori, ti viene in mente qualcosa di anni fa, non è scopiazzare, ma ti vengono in mente cose che hai già visto fatte da altri, ma comunque aggiungi del tuo…E’ avere la capacità, la pudicizia e la voglia di fare questi mescoloni che vengono non si sa dove.

Come riconoscere la consapevolezza delle proprie competenze nel nostro ambito lavorativo? Come misurarsi con questo aspetto nello svolgimento dell'attività professionale?

La consapevolezza è riconoscere il lavoro degli altri ed essere consapevoli a volte di lirismi e a volte di errori che si possono fare e avere consapevolezza di quello che si può capire e dare. Essere consapevoli del lavoro che facciamo, che è mercificato ma che è stupendo, che è una forma di congiunzione tra noi, il cliente e quello che si realizza. Bisogna essere consapevoli di questo.

Nel nostro mondo condiviso non ci si può più permettere di agire da soli. Con chi costruire alleanze per rispondere alle esigenze del mercato di oggi?

Alleanza mi piace molto perché la vivo in prima persona. Lo sharing non serve se è finto, se è fatto per moda, per l’hashtag. L’alleanza è invece, per seguire una vecchia canzone: Io ti do la cosa più bella che ho, tu mi dai la cosa più bella che hai. Io ti do il mestiere, la mia capacità di sintesi; i ragazzi delle nuove generazioni mi danno quella visione istrionica, quella velocità, il flash e insieme si fanno delle cose. L’alleanza è proprio in questo capire cosa ti può dare un’altra persona, senza osteggiarsi.